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Calibro 35 - Traditori di tutti - RecordKicks Rec. - LP/CD

Si tratta di un’opera ambiziosa: dopo aver attinto a piene mani dal cinema italiano e dal suo proficuo rapporto con la musica, si passa alle pagine di uno dei romanzi cult del noir/giallo italiano, “Traditori di tutti” di Giorgio Scerbanenco, con l’intento di metterlo in musica e creare un’ideale colonna sonora dei momenti salienti della storia, assecondando la naturale vocazione del quartetto per le colonne sonore. Va da sé che un disco che racconta una storia noir debba avere un certo mood scuro, notturno, magari, ma tratti, ansiogeno. E così, via i coretti catchy che spuntavano qua e là sul precedente lavoro, e largo a un generale incupimento delle melodie. Pezzi come “Mescaline 6”, “One Hundred Guests”, la conclusiva “Annoying Repetitions”, a colpi di giri di basso martellanti e ossessivi e tastiere inquiete, ci portano per mano in un abisso pischedelico e fumoso che altro non è se non la nebbiosa Milano notturna e violenta attraverso la quale corrono e si intrecciano i fili della storia di Duca Lamberti, il medico/investigatore creato da Scerbanenco. Ma va da sé anche che in una storia ci siano momenti con mood diversi, e Calibro li ripercorrono tutti : e così da un lato gigioneggiano con del surf rock festaiolo e lascivo (“The Butcher’s Bride), dall’altro morriconeggiano con “Two Pills in the Pocket, e più volte ci danno dentro con sonorità più dure e rockeggianti rispetto a quelle a cui ci avevano abituato; dalla cavalcata del singolo apripista, “Giulia Mon Amour”, fino all’imperioso arpeggio di “Traitors”, in parte dell’album c’è in effetti una certa virata verso una specie di versione molto personale del rock anni ’70, probabilmente figlia dell’ampio spazio riservato in sede compositiva al chitarrista della band, Massimo Martellotta, autore principale di rilevante parte dei brani. Funk, rock, psichedelia, sperimentazione, filologia musicale: i Calibro hanno una speciale forma mentis, quella che possono avere solo dei musicisti eclettici (date un occhiata ai loro curriculum e ai loro altri progetti, uno per tutti gli Zeus! di Cavina) entrati in sala prove con l’intento di rifarsi ad una precisa temperie musicale per poi superarla, grazie alla quale qualunque cosa esca dalle loro mani suona fuori dai canoni della musica odierna, tanti passi indietro da risultare avanti, con il suo corollario di ricerca sonora (a questa volta, oltre che ai fiati e alle tastiere, Gabrielli mette mano anche a dulcitone e mellotron), il citazionismo intelligente che in una bomba come “Vendetta!” ti inserisce passaggi che sembrano usciti fuori da uno spaghetti western leoniano, la fantasia che ti mette gli ottoni sopra un riff alla RATM, per un risultato (“Stainless Steel”) che farebbe la sua figura in un film di Tarantino. Che poi, a proposito, i Calibro ad Hollywood saranno pure un miraggio, ma meno assurdo di quanto possa sembrare: sono una delle poche formazioni italiane (forse l’unica, fra quelle emerse negli ultimi anni) a riscuotere un certo successo all’estero, successo che li porterà a girare tutto il vecchio continente nel prossimo tour, così come li ha portati ad avere un bel po’ di recensioni positive da giornalisti stranieri, o a suonare di nuovo sul palco dei Muse quest’anno a Roma. Se anche oltreoceano ormai ce li invidiano, ci saranno delle ragioni. Questo album, come i precedenti, le mostra tutte.

Scasso  17/12/2013


VV/AA - How Britain Got Blues 4: (How Mods got Blues) - History of RnB Rec. - 2CD

Fantastico doppio CD contenete A e B sides di singoli che vanno dal Modernjazz al Soul passando per tutte le svariate sfaccettature del R'n'B, dove possiamo ascoltare pezzi classici e non. E' stato compilato per questa nuova e promettente etichetta da uno dei più autorevoli "Faces" del panorama Modernista britannico: Paul "Smiler" Anderson, ed in questa raccolta i singoli che vi vengono proposti sono presi dal periodo del black music americana compreso tra il '56 ed il '62. La compilation è cosi' strutturata: si ha il primo CD con una prevalenza di musica Jazz: dal modern al latin non disdegnando il blues, incentrata in 28 canzoni, mentre il secondo CD, che di pezzi ne ha addirittura 32, è quasi tutto R'n'B dove si parte da quello più rockin' e si arriva sino al più soulful. Che dire di piu' a Milano si riesce a trovare alla FNAC ad un prezzo neppure esagerato: euro 16,80, mentre su Amazon.co.uk lo trovate a 9 pounds. Sicuramente per i più esperti di voi non sarà un opera fondamentale, lo è invece se si voglioni riascoltare classici del genere tutti assieme in buona qualità di registrazione (i pezzi sono tutti ripuliti da fruscii, anche se mantengono le loro incisioni fondamentali). Consigliato l'acquisto!!

Scasso  28/11/2013


Matt Berry - kill the wolf - Acid Jazz Rec. - CD/LP

Ci sono poche sorprese in questo nuovo lavoro di Matt Berry dalla sua precedente uscita solista, "Kill the Wolf" riprende esattamente dove "Witchazel" e' stato lasciato due anni fa, immergendo gli ascoltatori di nuovo nel mondo onirico e psichedelico del '60 prog-folk dove lo scorso ci ha portato. Tuttavia, lungi dal rigurgitare le canzoni e lo stile di "Witchazel", Berry offre nuove esplorazioni nella sua opera finemente levigata e amorevolmente costruita dal sapore retrò, combinando l'abile e delicato folk-pop con i più cupi ed atmosferici meandri del prog. Le sue intenzioni sono cristalline come la sua canzone d'apertura: "Gather Up": un canto dal suono arcaico con liuto e un coro di donne che si uniscono a lui atte ad impartire un senso quasi inquietante di spostamento nel tempo. "Medicine" invece ha il testo che elenca una moltitudine di erbe e piante che non starebbero fuori luogo nella dispensa di una strega, con suoni che crescono e si combinano per impostare la fase del mistico "viaggio sonico" di Berry in un tipo di pop molto soddisfacente ed insolito. "Devil Inside Me" offre un contrasto dalla traccia precedente, con martellanti e delicate percussioni e fioriture di suoni sinth elettronici e sottili, ed il salire di un altro coro di supporto. Liricamente si gioca letteralmente sulla dualità e l'asincronia inquietante delle sue sessioni esterno ed interno. La musica che si riflette è questa: si salta da un suono malinconico che porta all'autocommiserazione fino alla leggerezza, rotta con un assolo di violino elettrico al centro dei brani prog-folk creando un album "molto pieno" ed insolitamente nuovo. In definitiva il secondo lavoro di Matt Berry si presenta come un'opera sottile e coinvolgente strutturata a più livelli, che esprime efficacemente i propri temi di spiritualità pagana, il richiamo della natura, la dualità di bene e male che aleggia in tutti noi e la gioia nell'intraprendere nuove esperienze ben calibrate sia nella sua musica che nelle sue parole. La sempre impressionante musicalità (e versatilità) di Berry significa che egli può completamente tirare fuori un album specificamente a tema come questo, pieno di riferimenti retrò ma con gran parte di suoni propri del clima pop mainstream. Questo non vuol dire che non è piacevole a livello di superficie, anzi lui è un cantautore pop incredibile e una stilista astuto. In sostanza si può percepire molto di più da quel che si ascolta in: "Kill the Wolf", o tanto quanto si è disposti a voler sentire (non so se mi sono spiegato). Si ha in definitiva più soddisfazione ascoltandolo ripetutamente che una volta sola, senza nulla togliere che è anche un disco di "pop fantastico" in qualsiasi modo vogliate interpretarne i suoni. Consigliato a tutti gli amanti del folk inglese e dei suoni psichedelici è un opera molto, ma molto valida!!!

Scasso  13/11/2013


Alfa 9 - Gone to Ground - Blow Up Rec. - CD

Dopo ben 6 anni di assenza dalle scene musicali questa band di Stoke si presenta con un nuovo lavoro di guitar pop dai riflessi psichedelici, in chiave Byrds ( ovvero le canzoni somigliano molto a quelle prodotte dalla band americana nel loro ultimo periodo ) ci forniscono qui' 12 canzoni di paisley pop, che potrebbero essere uscite da una compilation di Nuggets britanniche anni 60. l'intro: "El Morocco" ha un riff western pop con riflessi psych molto intrigante e la potente: "Old man blues" e' l'unico pezzo british R'n'B oriented, poi l'album "si siede" un po troppo per i miei gusti. Il pop psichedelico inglese delle Midlans e' sempre molto venduto ed ha un buon tiro, però a volte scade nel banale. Tutto sommato potremmo dire che non è il caso di quest'album o meglio non lo è completamente e comunque l'etichetta di Paul Tunkin ha creduto ancora una volta nelle potenzialità della band e tanto basta, perchè Gli Alfa 9 sono una delle 60's band con più longevità nel panorama indie U.K. e solo per questo andrebbero supportati!! Tirando le somme si può dire che il CD è ben strutturato, ma è consigliato solo a chi ama la psichedelia pop.

Scasso  23/10/2013


Elaine Constantine - Northern Soul an illustrated history - Ebury Publishing Editori - Libro

Questa cultura giovanile è disseminata di cattive documentazioni che fanno nascere incomprensioni sui "fondamentali della scena". La scena Northern Soul è stata descritta molto male, con l'importanza che ha avuto ed il suo alto livello di "streetstyle" e creatività che si sono però persi nel mito o voluti perdere attraverso una miriade di "luoghi comuni". Percui vi è il motivo della nascita di questo libro, che è legato al film di prossima uscita, che è altrettanto fondamentale. La fotografa Elaine Constantine è responsabile anche per la fotografia del film di prossima uscita ed il libro non è che l'estensione di quell'idea perfetta per un fotografo le cui foto catturano il calore, l'energia, la grinta e la realtà delle dancehall fumose e la forte vitalità dei ragazzi vestiti per il "rituale della danza". Le foto sono fatte con una grossa dose di amore ed affetto e con un occhio lucido di commozzione che viene ricordando uno dei nostri migliori passati sottoculturali. Proveniente da Manchester, Elaine era sempre lì, era parte della scena Northern Soul nei primi anni ottanta, era lì quando Ian Brown era parte di tutto questo, lei era con la folla in scooter, ma ha sempre avuto questo talento incredibile per scattare foto che l'ha portata verso l'alto quando si è trasferita a Londra, non perdendo mai di vista la cultura alla quale lei da giovane ha aderito e questo è un omaggio affettuoso ad una scena (quella northern appunto) fondamentale che si sviluppo' nel nord dell'Inghilterra in un modo tutto suo e particolare. E 'tutto qui dentro: i vestiti eleganti, la meticolosa attenzione ai dettagli, dalle pieghe dei pantaloni, le borse durante la notte, il talco per far scivolare le scarpe sulla pista da ballo, i capelli perfetti e quegli incredibili passi di danza come fossero la danza del nord Nijinsky, o come le mosse di un Bruce Lee per il perfetto controtempo: è una celebrazione di una cultura senza macchia di mainstream e una capsula del tempo perfetto di un momento in cui il singolo sette pollici era il re e la canzone era di tutto ed il ballare in maniera perfetta ha fatto da sfondo a piovosi e grigi inverni senza fine in spompate città che erano il "mulino del nord". Un bel libro per una bella scena fatti da una grande fotografa!!!.

Scasso  30/09/2013


The Strypes - Snapshot - Virgin-Emi Rec. - LP(gatefold)/CD

La prima cosa che colpisce di questi The Strypes, quattro irlandesi originari di Cavan, è la giovanissima età: 15 il batterista Evan Walsh, 16 il bassista Peter O’Hanlon, 17 il chitarrista Josh McClorey ed infine il cantante solista Ross Farrelly ... ben 16 primavere; dei cuccioli in pratica, innamorati persi del british rhythm'n'blues anni '60, e del pub rock blues '70 di gloriosi acts made in UK, Dr.Feelgood, Inmates, Nine Below Zero. Tutte bands le cui eco selvagge risuonano in misura variabile nel micidiale tiro esecutivo strumentale che The Strypes, nonostante siano poco più che degli adolescenti, ci scagliano addosso nelle tredici canzoni del loro primo LP: "Snapshot" prodotto da Elton Jhon per la Virgin- Emi (..e scusate se è poco). A dire il vero vi è anche la canzone: "Blue collar Jane" che è stato il loro secondo EP; dove per la cronaca, incisero anche quattro songs, You Can't Judge A Book By The Cover, Got Love If You Want It, I Wish You Would, Leavin' Here, tutte covers di classici blues e rhythm'n'blues, che vanno a completare il primo documento sonoro degli Strypes, il primo EP: “Young, Gifted & Blue” (Reckless Records/Heavy Soul Records) uscito esattamente un anno fa, nell'Aprile 2012. Cuccioli svezzatisi quindi con i sacrosanti standard dei bluesmen americani degli anni '40 e '50: quattro kids che la mai sin troppo benedetta musica del diavolo ha beneficamente reso transfughi. Ross, Josh, Peter ed Evan il loro debutto l'hanno fatto comunque in una televisione irlandese, ma alzando al massimo i volumi degli amplificatori valvolari e sparando a manetta i classici di Bo Diddley e Billy Boy Arnold che poi sarebbero finiti sul loro primo EP: se permettete c'è una differenza abissale! The Strypes si sono già fatti largo nella scena anglosassone, e dopo aver firmato per la Mercury Records hanno avuto contatti artistici con mostri sacri come Paul Weller e Noel Gallagher, che hanno fatto dei quattro imberbi musicisti i loro pupilli. Hanno calcato tutti i palchi di raduni Mod britannici e non (ultimo dei quali Lavarone) e si sono aggiudicati un posto nell' Olimpo Modernista e nei nostri cuori!!!...Obbligato l'acquisto!!

Scasso  19/09/2013


Towerbrown - "Count Me Out" - Screaming Apple - LP

Primo LP di questo gruppo francese che dopo i primi due validi EP orami introvabili sforna 10 tracce che spaziano in tutte le sonoirotà bianche. Hammond groove e sitar ci accompagnano nel lato A introducendoci ad una autentico suono late sixties mentre il lato B propone novità orientate al pop garage e r&b. La miscela di pezzi propone quattro pezzi instrumental per gli amanti del genere, mentre i rimanenti pezzi sono cantati in francese e inglese, insomma un po' per tutti. Non volendo esagerare direi che si possono trovare tutte le sfumatore psych, freakbeat, r&b e hammond all'interno dell'album e la sua durata non stanca anzi tutt'altro. La registrazione è molto buona e c'è una versione su LP colorato che risalta insieme alla grafica essenziale un buon lavoro sotto tutti gli apetti. Visto anche il modico prezzo 11 eurazzi circa (http://www.soundflat.de) questo album è vivamente consigliato a tutti! Speriamo di vederli presto in tour nei vari raduni europei. No remorse!

il Sergio  16/09/2013


Dusty Springfields - Sings classic Soul - Spectrum Rec. - CD

La Universal attraverso questa raccolta vuole giustamente rendere onore ad una delle più grandi artiste della scena Soul U.K. Sono 18 canzoni che lei ha inciso e sono covers tratte da classici della "black soul music" americana che le hanno portato fortuna e che ha usato più volte come "cavalli di battaglia" durante la miriade di concerti che ha fatto nel corso della sua "folgorante carriera". Si passa da: "When the love light starts shining thru his eyes" a "Needle in a Haystack", oppure da "Don't forget about me" a "I just don't know what to do with myself", insomma tutti classici della scena soul che vanno dritto al cuore e ti fanno ballare come un dannato. Mary O'Brien in arte "Dusty Springfields", è stata uno dei volti noti del programma televisimo Mod per antonomasia: Ready Steady Go ed ha giustamente avuto un grosso numero di fans dell'allora scena Mod. Questa compilation e' un gran bel CD che potete trovare facilmente sul sito: Amazon.co.uk al costo di 7,5 sterline.

Scasso  11/09/2013


Stanley Road - Spanish art Today - Autoproduzione - CD (lim. 100 copie)/LP (lim. 600 copie)

Questa band esce con il loro terzo lavoro, dopo aver sfornato 2 45 giri (di cui il primo era un E.P.), perche' caparbiamente ed attraverso l'invio di mail a tutta la scena mod/60's/Powerpop asturiana, e' riuscita, tramite una sottoscrizione di 15 euri, a reperire i fondi per l'autoproduzione del loro primo "lavoro discografico" sotto forma di LP. Questo terzetto di Mieres il cui leader e' Sabino Lopez, ci fa ascoltare 10 pezzi di puro divertente ed a volte "molto retro" powerpop o Mod rock '79!! Sono pezzi ispirati a sue esperienze ed alla vita quotidina che ci raccontano cosa vuol dire essere Mod nelle Asturie e che ricalcano in piccolo un po' le avventure/disavventure che Weller incontro' ai suoi tempi a Londra, quando si trasferì là con la band. Insomma un lavoro pregievole che riprende alcune chiavi di lettura musicali, anche di altre bands della scena punk '77 come i Buzzcocks o The Boys!! Lo consiglio a chi ama questo genere, perche' i suoni non risulteranno mai scontati, ma riescono ad avere una ventata di freschezza con gli arrangiamenti in chiave moderna veramente ben calibrati che ne svecchiano i suoni!! Li ho visti recentemente ad uno scooter rally a Leon e devo dire che dal vivo hanno il supporto di un hammondista che da' un tocco molto 60's a tutti i brani da loro prodotti e che risultano veramente simili a quelli che si ascoltano "da inciso" nei loro lavori. Per chi ne volesse acquistare il Vinile od il CD scrivere al sito: http://stanleyroadband.bandcamp.com/

Scasso  04/09/2013


VV/AA - New Breed Blues with Black Popcorn - Kent Rec. - CD

New Breed Blues with black popcorn è la nuovissima selezione di singoli da collezionismo, curiosità e classiconi per i fan dell' R&B che sentono pulsare il battito della musica nera ed hanno il bisogno di nuovi suoni che graffiano i loro piatti. Tracce come Marva Josie: "You Lied", Sinner Strongs: "don't knock it" e The idols. "Just a little bit more", sembrano essere stati in giro per un'eternità senza essere responsabilmente diventati tracce per questo CD, mentre: "Why oh why" di Austin Taylor, "Well i done Got Over It" di Bobby Mitchell o Dolores Johnson con: "What a kind of man you are" stanno alzando la testa e vengono allo scoperto sui piatti dei djs della nostra scena. J.J. Di Jackson: "Oo Ma Liddy", Little Johnny Taylor: "Somewhere down the line" e Etta James: "Nobody's loves you (like me)" sono perfetti per questo CD. Forte dell'etichetta: Kent è l'humdinger precedentemente non emesso e questo CD ha una manciata dei singoli migliori nel loro genere, che possono tentare anche il più attento dei collezzionisti a sborsare centinaia di sterline per questo pacchetto piccante tradotto in 45 giri. Insomma questo e' il 4to lavoro forgiato dai: "Mastri Vinilici" della ACE records per la sussidiaria Kent che con la collana: "The new breed", ci informano praticamente di tutto quello che di nuovo si sente ed e' scoperto dai vari dj della scena Mod (lato black) in Europa. Acquisto consigliato o meglio dire obbligato per tutti i Modernisti!!

Scasso  02/09/2013


AUNT NELLY - Shades of Orange - Time for Action Rec. - LP/CD

Chi ha il commercio nelle mani trova l'oro in ogni terra!!" ..Questo è un vecchio adagio, del quale in molti non se ne ricordano piu' gli insegnamenti e di cui ora si potrebbe riattivare ed ancorare nel zeitgeist, almeno per il momento, questo album. La band Inglese esce con il suo secondo lavoro comprendente 12 canzoni dai riflerssi 60's che sanno di hits che devono ancora essere scoperte. Questa crew Mod, tanto per ribadirlo ancora, e' composta da membri dei leggandari: "The Clique" ed altri musicisti della scena Medway (vedi: Bresslaws ed Effectives). Il suono è come un'onda in superficie che passa da qualche parte nel mare dei suoni: Mod - Soul - 60's - R'n'B - Powerpop. Ma la realtà non soddisfa il caso perché c'è molto di più. Prendiamo per esempio "Satisfaction", una versione distorta del successo degli Stones del 1965, che gli Aunt Nelly la avvicinano più alla cover dei Devo del 1977 che a quella originale, ma che suona comunque dannatamente come nei 60's ed è una vera delizia!!! O "Purple Haze" (Jimmi Hendrix 1967), che suona qui come fosse stata registrata alla fine degli anni Sessanta da bands come: Writeing on the wall, Arzachel o Sugarloaf......semplicemente incredibile!!! ..E fino a qui stiamo descrivendo le loro cover, dove la band è ben consapevole di questo: "infuso concentrato" che forma il proprio sound. Si possono sentire un sacco di varianti nel loro suono e si possono interpretare un sacco di soluzioni. Chiaramente, alcune cose sono evidenti per questo tipo di musica dove si può quindi prevedere di ottenere suoni simili a Brian Auger o James Taylor Quartet durante il loro periodo di "Money Spider". E si arriva qui e là, adottando semplicemente lievi differenze nella ritmica dove anche un gruppo come The Meters potrebbe avere influenzato questa band. Gli Aunt Nelly sono uno "strumento meraviglioso" che produce un suono del tutto originale e fresco e che conosce esattamente i propri vertici nel riuscire a creare da un poligono musicale un cerchio meraviglioso. 12 tracce, tutte di puro divertimento ed anche le due ballate dell'album non risultano un noioso sing-sang, ma forniscono un profondo ricordo ai primi anni della psichedelia di Donovan mescolata con il freakbeat britannico. Da un lato "Shades of Orange" è completamente "Fuori dal tempo", d'altro è esatto per questo momento, perché le creazioni musicali sono collocate in un nuovo contesto e questo album è qui oggi con un sacco di groove come fosse stato forgiato da un orafo artigiano.

Scasso  12/07/2013


The Riots - Time for truth - Time for action Rec. - LP/CD

Questa band, è composta da tre giovani con uno stile di vita incontrollabile ed eccessivo; sono nati nella città industriale di Perm in Russia. Dopo aver terminato la scuola si trasferiscono a Londra per un paio di anni per respirare lo spirito della cultura Mod britannica: moda e musica. Dopo aver trovato ciò che volevano, Ora sono di casa a Mosca ed hanno prodotto due doppi 7 pollici e questo album per un totale di 16 brani gia' preparati per i fans. Supportati da Fred Perry questi hipsters russi sono pronti a colpire il mondo con il loro fresco ma anche vero ed autentico suono. Come ha detto Stephen Hughes, "Questi ragazzi sono lo spirito moderno di un 17enne Paul Weller scatenato per le strade di Mosca!!

Scasso  12/07/2013


Cressida - The Vertigo years antology (1969-1971) - Esoteric Rec. - 2CD

Dei britannici Cressida la Esoteric ci propone il piatto forte e pubblica un'elegante ristampa doppia (questa volta in unica confezione) delle due uscite ufficiali della band, corredate da un libretto molto curato e da alcune bonus track. Il primo disco (omonimo 1970) ha la sua maggior forza nel rock vibrante di canzoni come “Lights In My Mind” e “Depression”, ma anche nelle ampie partiture sinfoniche di “To Play Your Little Game” e “Cressida”, Altri brani presentano ancora molte delle caratteristiche liquide e delle melodie rarefatte tipiche delle trame psichedeliche di fine sessanta, ma la magniloquenza dell’organo Hammond e certe scelte di arrangiamento portano facilmente lo stile della band in territorio prog rock e quasi hard prog. Il vero gioiello è però senza dubbio “Asylum” (1971), lavoro in cui il gruppo espande in modo notevole le parti orchestrali e sinfoniche dilatandone l’esposizione, guardando così da vicino il progressive sound delle band all’avanguardia e infiltrando arrangiamenti tipicamente jazz, senza mai perdere di vista la propria derivazione rock. Il risultato è eccellente, soprattutto in canzoni elaborate e affascinanti come “Munich” e “Let Them Come When They Will” o nella delicata “Summer Weekend Of A Lifetime” e nella classicheggiante “Lisa”, ma anche nella breve e ritmata “Asylum”. Sono già stati ristampati più volte nel corso degli anni, ma chi ancora non li possiede avrà con questa bella edizione una nuova possibilità di coprire l’imperdonabile lacuna. Alla fine diciamocelo: sono chiaramente una band progressiva, ma con forti radici nel jazz e nella psichedelia di fine anni '60, lo consiglio a chi ama i suoni bianchi perche' molto versdatili e non stancanti, inoltre alcuni dei loro singoli vengono messi a serate 60's Mod...a voi l'ardua sentenza!!!

Scasso  18/06/2013


Beady Eye - BE - Sony/Columbia Rec. - CD/LP

Aggiustata la formazione con l’ingresso del bassista Jay Mehler, proveniente dai Kasabian, i cinque (oltre a Liam ci sono Andy Bell, Gem Archer e Chris Sharrock) hanno deciso per una mossa a sorpresa, scegliendo un produttore come Dave Sitek, membro dei newyorchesi TV On The Radio – quanto di più lontano possiate immaginare dai Beady Eye, già all’opera con Yeah Yeah Yeahs -, e chiudendosi in studio di registrazione per confezionare un prodotto che fosse finalmente all’altezza della propria fama. Intitolato semplicemente BE, ma Liam voleva fosse Universal Gleam, l’album è ciò che i fan dello scontroso cantante stavano aspettando da tempo, ovvero un disco di ottime canzoni in linea con quel rock’n’roll marcatamente Sixties che aveva fatto la fortuna dei due fratelli e del fenomeno brit pop in generale. Il lavoro di Sitek è stato, dunque, quello di mettere a fuoco le idee e rendere il tutto compatto, lasciando spazio all’inconfondibile voce nasale di Liam e alle chitarre di Archer e Bell. La qualità si avverte fin dai singoli, Flick Of The Finger (pezzo e titolo ispirati a Street Fighting Years di Tariq Ali) e Second Bite Of The Apple, entrambe graziate da una splendida sezione fiati che ne impreziosisce le melodie, ma è proprio tutto BE a brillare di quelle intuizioni che mancavano al suo predecessore: Don’t Brother Me è una ballata dedicata – con grande affetto e franchezza – al fratello Noel, Face The Crowd è perfetta per infiammare la platea dal vivo, Iz Rite è il brano che gli Oasis non scrivevano da anni, con un ritornello da cantare in coro, Shine A Light è un raga psichedelico con classiche influenze beatlesiane. Chiude Start A New, titolo programmatico, che prelude al vero decollo dei Beady Eye. Benvenuti a bordo!

Scasso  17/06/2013


Paul Weller - Flame Out/The Olde Original - EMI Rec. - 45 RPM

Come un fulmine a ciel sereno, il Modfather ci regala questo singolo composto da 2 pezzi inediti, di cui il lato A e' una canzone con un tiro rock psichedelico fine anni 60 ed il lato B una ballata in stile folk tipica del suo stile tutto 70's!! Devo dire che i 2 pezzi non sono male e sinceramente non so' se siano il preludio ad un nuovo album o semplicemente un regalo per i suoi fans e tutto sommato se il costo non fosse cosi' alto (16 sterline non sono poche), mi prenderi il 7 pollici, ma aime' le mie mire d'acquisto si sposteranno verso altri lidi e ben piu' succulente uscite discografiche! Per chi puo' ed e' un suo fan dico di comprarselo anche perche' il vinile ha una bella grafica, a tutti gli altri dico di scaricarselo in mp3 perche' il lavoro non e' malaccio.

Scasso  02/05/2013


Jacco Gardner - Cabinet of curiosities - Trouble in mind Rec. - CD/LP

Grande uscita discografca per tutti gli amanti della psichedelia inglese. Questo giovane artista olandese viene dal panorama 60's/Mod promosso dai New Untouchables di Londra. Ci propone un'opera composta in 12 tracce di puro popsike lisergico veramente retro' che ricorda la musica che molti artisti britannici crearono nel periodo che ando' dal 1967 a tutto il '69. E' un pop raffinato e barocco con forti connotati di organo hammond e mellotron, il suono prodotto lo si puo' comparare a quello che crearono bands come: i Tomorrow, i kinks con l'album Controversy, o i Kaleidoscope. I testi sono tutti molto belli e penso che questo lavoro verra' ben promosso anche nel panorama della musica "alternative U.K." . Si vede che il ragazzo frequenta la scena 60's inglese e che e' stato a clubs quali il: "Fuzz for freaks" di Londra il cui promoter e' l'oramai onnipresente Rob Bailey. Nulla da eccepire da avere me consigliato a tutti quelli che amano i suoni bianchi e specialmente la psichedelia di stampo britannico.

Scasso  19/04/2013


VV/AA - Boogie Chillen: Early Mod's First-Choice Vinyl - Fantastic Voyage - 3 CD Box set / 2 LP

La collezione mod più illuminante ed informativa sulla musica afroamericana, Boogie Chillen non solo fornisce un'affascinante lezione di storia, ma offre anche tre valide ore e mezza di grande musica. All'inizio degli anni Sessanta, la Gran Bretagna ha testimoniato l'avvento di un nuovo movimento giovanile sfacciato, che fino alla comparsa del movimento hyppie del decennio successivo (i 70's); ha dominato al suo passaggio: la moda e la musica del Regno Unito. Questi giovani modernisti abbracciano un look elegante ed amano i suoni più cool provenienti dagli Stati Uniti, e più tardi dalla Giamaica. Mentre la sottocultura ha scalzato finalmente lo sbiadito mainstream britannico, si puo' dire che il Modernismo dopo i folgoranti 60's, non scomparve del tutto ma, attrae ancora nuovi seguaci in tutto il mondo con ogni nuova generazione. Eppure, nonostante la sua duratura popolarità, la musica che ha ispirato gli stilisti mod del movimento originale è rimasta in gran parte non documentata. Boogie Chillen e stata fatta per mettere le cose in chiaro, raccogliendo 75 dei brani più popolari e influenti sulla scena mod fiorente dei primi anni Sessanta. Annotato e compilato da Rob Nicholls, il set dei 3 CD intraprende un viaggio musicale che mette in evidenza una serie di classici dell'R&B, del jazz e del rock che hanno trovato il favore e sono stati considerati i più interessanti dai giovani britannici dell'epoca. Il CD uno contiene le registrazioni dal 1952 al 1960 ed e' attraversato dal blues elettrico di John Lee Hooker, Slim Harpo e Elmore James, ed i solchi jazz di Cannonball Adderley, tramite il rock&roll di Link Wray e Dale Hawkins. Ci sono tagli di R&B di tutti i colori: dai suoni di New Orleans di Huey Smith e Frankie Ford, al suono lucido di Lloyd Price. I CD Due e Tre si concentrano invece, sui primi anni 1960 e presentano i suoni che erano contemporanei con la scena dei Mod clubs di allora. La rete oramai è gettata e contiene: un giovane James Brown, i primi pezzi soul prodotti dalle etichette: Motown e Stax, il latin jazz di Ray Barretto e le parti vocali sofisticate di Mel Torme. E per questa varietà di stili impostata che Boogie Chillen si distingue da altre compilations Mod: la scena Mod ha abbracciato tutte le forme di musica popolare: da Neil Sedaka a Booker T & The MG s, si soddisfa qui' il precoce discernimento Mod ed il gusto per il groove fresco ed il dondolio dei ritmi.

Scasso  18/04/2013


The Scene club - Ham Yard, London 1963/66 - Charly Rec. - CD

Lo Scene club, zona di Ham Yard a Londra duro' dal 1963 a quasi tutto il 1966, ed il suono originale del Northern Soul, Popcorn e R&B che si suono', lo si puo ascoltare attraverso questo CD. Quando si entrava nel club si aveva la sensazione di essere avvolti dalle fiamme, tutto era rosso fuoco, si puo' dire che lo Scene era il più caldo piccolo club di Londra ... e nel 1963 Londra era il centro del mondo; anche se il resto del mondo non lo sapeva ancora. Queste le parole scritte su di un Record Mirror del tempo da Norman Jopling, autorevole giornalista musicale. Il club era in attivita' a Ham Yard, per l'appunto e piu' precisamente nella centralissima: Great Windmill Street, a Soho, puro centro di Londra. Era stato in precedenza un jazz club, ma nel 1963 era diventato un luogo venerato dai mods, dove suonare: soul, R&B, blues, ska e dischi di rock'n'roll a una folla vestita in maniera elegante. Questa nuova compilation raccoglie alcuni dei brani classici che sarebbero stati suonati in quel momento e le 28 tracce inserite, sono gemme di: Betty Everett, Ike e Tina Turner, Jimmy Reed, Billy Preston, The Upsetters e altro ancora. Ottimo per iniziare ad addentrarsi nei classici dei suoni neri, consigliato ai neofiti del Modernismo.

Scasso  17/04/2013


Monkeeman - Pressure - RecordJet - CD ep

E' uscito l' EP di questa band che ha supportato Paul Weller nel suo ultimo tour in Germania. Ma chi sono o cos'e' Monkeeman?? Bene un piccolo riassunto per farvi conoscere questo progetto del cantante polistrumentista tedesco Raf Luebke!! Monkeeman è un quartetto pop / rock che ha un sapore davvero internazionale per la sua nuova line-up. La band è in vigore dal 1999 ed ha pubblicato tre album fino ad oggi, tutti ebbero gran successo di critica sulla stampa di settore in Germania. Il primo singolo "Universo" è diventato una grande hit sulle Radio tedesche. Ralf Luebke, l'ideatore della band ha alle spalle una carriera di successo come musicista e compositore. Tuttavia, Ralf ha sentito che era il momento di vendicarsi contro la mancata internazionalita' del suo progetto Monkeeman e così dopo 3 anni di inattivita', ha deciso di ricominciare tutto di nuovo. La mossa successiva è stata forse la più audace della carriera della band fino ad oggi. Ralf ha deciso che voleva espandersi nel Regno Unito e Irlanda, e così ha trascorso mesi cercando di reclutare un nuovo chitarrista ritmico, un bassista ed un batterista da entrambi i paesi. Entro giugno 2012 ha trovato la loro nuova line-up a Belfast con Marty Connolly (ex bassista dei Rainbow Corner), Marty Kerr (ex chitarrista dei, Last Issues) e Marty Malone (ex batterista della band psichedelica, The Vals). Dopo varie e-mail spedite e numeri di telefono richiesti in giro, i ragazzi finalmente agganciano il 7 agosto al Belfast City Centre (città natale del Marty) uno showcase per un solido programma di due settimane di prove. Durante questo periodo, la band si amalgama molto bene, e risuona in maniera differente alcuni dei brani vecchi, ma sta anche lavorando su nuove canzoni per un EP di prossima uscita (questo appunto) che dovrebbe essere lanciato questa primavera/estate. l'E.P. e' stato registrato lo scorso ottobre a Berlino con Patrik Majer uno dei produttori migliori in Germania. Si prevede che questo sarà presto seguito da un tour nel Regno Unito e Irlanda nella primavera del 2013.

Scasso  12/04/2013


Richard Weight - Mod a very british style - THE Bodley Head Publishing - Libro

Richard Weight e' l'autore di 2 autorevoli libri: "Patriots: National Identity in Britain 1940/2000" e di "Modern British history: The essential A-Z guide" , ha studiato storia al Trinity College di Cambridge e si formo' culturalmente anche alla PhD University di Londra. E' attualmente professore all'Univerista' di Boston ed amico della Royal Historical Society. Richard ha anche partecipato a diversi documentari televisivi e radiofonici sugli aspetti del mutamento della societa' britannica nel corso degli anni. Questo libro, che e' un manoscritto universitario dato la sua mole di ben 480 pagine, e' correlato da 2 sezioni di foto di circa 8/10 pagine ciascuna, percui chi non conosce bene l'inglese e dico un inglese professionale e colto, avra' difficolta' a leggerlo. Lo consiglio solo a chi ha una buona conoscenza della lingua e vi posso dire che il libro analizza, nei suoi 10 capitoli, tutti gli aspetti del movimento mod dalla sua nascita sul finire degli anni 50 al suo secondo revival degli anni 90. Qui si toccano non solo gli aspetti estetico/musicali, ma anche quelli sociali dei periodi in cui esso: nacque, si sviluppo', esplose, ritorno' nell'anonimato vivendo in stato incubativo e riesplose per ben 2 volte!! Insomma un'analisi completa e dettagliata di ogni periodo in cui il Modernismo attecchi' e germoglio'. In questo manoscritto si anlazzano: films, arte, musica, moda, nulla e' rimasto intoccato dalla elettrica frenetica energia del Modernismo. Probabilmente l'ennesimo saggio universitario su di un fenomeno di cui si hanno gia' innumerevoli testimonianze scritte, ma perche' no?? ....anche questo manoscritto riporta le esperienze personali dell'autore e le sue deduzioni su di un movimento che pur avendo connotati mondiali (vedi amore per la musica afroamericana e pwer lo stile estetico italofrancese) fu un qualcosa di autenticamente britannico!!

Scasso  11/04/2013


Fleurs de Lys - You've Got To Earn It - Acid Jazz Rec. - CD/LP

Furono una delle migliori Mod band della seconda meta dei 60's, formatisi nel 1964 sull'onda degli Who a Southampton nella contea dell'Ampshire, zona sud ovest dell'Inghilterra, registrarono una decina di singoli che vanno dal british R'nB fino alla psichedelia passando anche dal freakbeat. Collaborarono con la cantante sudafricana Sharon Tandy e composero anche diversi singoli sotto il nome di Rupert's People. Il loro suono fu uno dei piu' lisergici del panorama delle Mod band britanniche e oggi la Acid Jazz conferisce un giusto tributo ad una band di cui molto tempo addietro, e stiamo parlando degli anni 90, uscirono ben 3 vinili raccolta dedicati a loro. la loro discografia si puo' racchiudere nei seguenti singoli: 1965 - "Moondreams" (Petty) / "Wait For Me" (Page) - (Immediate IM 20, as Les Fleur de Lys); 1966 - "Circles" (Townshend) / "So Come On" - (Immediate IM 32); 1966 - "Mud In Your Eye" / "I've Been Trying" (Mayfield) - (Polydor 56124); 1967 - "I Can See a Light" / "Prodigal Son" - (Polydor 56200); 1968 - "Gong With the Luminous Nose" (Haskell) / "Hammer Head" (Haskell) - (Polydor 56251); 1968 - "Stop Crossing That Bridge" (Dee, Potter) / "Brick by Brick (Stone by Stone)" (Dee, Potter) - (Atlantic 584 193); 1969 - "(You're Just A) Liar" (Haworth, Potter) / "One Girl City" - (Atlantic 584 243). Ottimo acquisto per chi ama i suoni bianchi...100%Mod!!

Scasso  10/04/2013


The Aardvarks - Sinker, Line & Hook: The Anthology 1987-1999 - Cherry Red Rec. - CD

Questa fantastica ristampa ci propone una delle migliori psych/Mod bands dei 90's. La creatura cosi' concepita e voluta dai fratelli Mark e Gary Pietronave (sissignori sono italianissimi d'origine), e' sorta dalle ceneri di un movimento (quello Mod naturalmente) che arrivo' in Inghilterra, quasi rarefatto sul finire degli anni 80, ma che assieme ai Clique di Paul Newman e Phil Otto, questa band contribui' a fare rinascere, sia nella capitale britannica che nelle principali citta' del Regno Unito. Il loro suono e' un misto di pop/art beat e di psichedelia pop. Questa raccolta ci propone 25 pezzi rarissimi tratti da tutta la loro produzione che comprende: i 2 primi 45 giri degli inizi anni 90, che furono frutto di un'autoproduzione e praticamente sold out nel giro di poche settimane, il loro unico e splendido LP uscito per la Delirium Rec. (etichetta che produceva gruppi prog. e psichedelici) e l'ultimo bellissimo singolo "Buttermilk Boy" uscito per la oramai famosa etichetta Mod, Detour Rec. E' stata una delle Mod band piu' amate e seguite nel panorama underground europeo, il loro suono fu' sempre all'avanguardia e mai scontato, le cui radici furono frutto di studi su bands come: i Kinks, gli Small Faces e gli Artwoods. Furono in Tour in tutta Europa ed ebbero numerosi fans in ogni citta' e con questo CD si rende giustamente omaggio a dei mostri del Modernismo che sarebbero altresi ingiustamente dimenticati. Acquisto obbligatorio!!!

Scasso  05/04/2013


Billy Butler - The right tracks (the complete Okeh recordings: 1963/'66) - Kent Rec. - CD

Fratello minore del piu' famoso (e da noi recensito) Jerry Butler; William Edward (detto Billy) Butler e' stato un grande canzoniere, paroliere e chitarrista della musica Soul/R'n'B degli Stati Uniti. Incise prevalentemente tutte le sue "hits" per la Okeh Records di Chicago, sotto la supervisione di artisti del calibro di: Curtis Mayfield, Gerald Sims e Carl Davis. In questa raccolta di ben 29 brani si hanno quasi tutti i suoi singoli, compreso quello che diventera' uno degli "hits" della scena "Northern" degli anni '70 che e': "The right track". Alcuni dei brani compresi sono stati presi da "masters" mai stampati in vinile che danno all'ascoltatore una prospettiva completa della carriere di questo straordinario artista, iniziata nel 1963 e che ha avuto il suo piu' grande apice nel '66 e che naturalmente non fini' in quegli anni, ma si protrasse fino a tutto il 1976. Questa raccolta ha il compito di analizzare tutto il lato piu' "soulful" delle sue composizioni e non a caso si trovano anche molti singoli che compose con la sua band: The Four Enchanters, che cambio' nome verso la meta' dei 60's in: The Chanters. Complessivamente e' quasi tutto soul "mid tempo", molto orecchiabile ed in alcuni casi, anche ballabile e consiglio l'acquisto del CD solo a chi ha una grossa passione per il soul in tutte le sue sfaccettature.

Scasso  21/03/2013


Jerry Butler & the Impressions - He will break your heart/ J.B. Esq. - SoulJam Rec. - CD

Questo CD racchiude la bellezza di 29 canzoni per un totale di 77,21 minuti d ascolto, è la racolta dei suoi 2 albums ( He will break your heart ed Esq.) rispettivamente datati 1959 e 1960, più alcuni suoi singoli dello stesso periodo incisi originariamente per l etichetta discografica Vee-Jay . Jerry meglio conosciuto col soprannome di "The Iceman" ha una voce da tenore che ben si presta a tutti i passaggi di Soul/RnB che i suoi pezzi richiedono ed è molto adatta alle diverse ballate in chiave soul che incise in questi albums. Il primo di questi 2 albums (Esq.) è stato nelle top ten per ben 7 settimane e gli permise di avviare una folgorante carriera musicale che comprese la realizzazione di ben 50 albums discografici. è stato inoltre uno dei membri della RnB Foundation, partecipando a diverse manifestazioni per il mantenimento e la salvaguardia della musica nera dei 60s ed ha istituito assieme ad altri suoi "colleghi" i "Pioneer Award" per tutti quegli artisti che assieme a lui contribuirono alla nascita ed allo sviluppo della cultura dell Rhytm and Blues. Questo Cd lo consiglio a chi, abbandonando le varie "compilations" in cd o vinile, si vuole addentrare ad esplorare la musica soul attraverso i suoi artisti più rappresentativi, Jerry Butler fu uno di questi!!

Scasso  18/03/2013


VV/AA - Hipshakers vol. 3 (Just a little bit of jumping bean) - VapiSoul Rec. - 45Box Set./CD digipack

Questo è il terzo volume redatto da Mr. Fine Wine, uno dei Collectors/DJs più famosi della scena RnB mondiale, con un infinita conoscenza di dischi che spaziano appunto dai mid 50s agli early 60s. Residente a New York, è una vecchia conoscenza di tutte le serate o raduni Mod/RnSoul qui da noi in Europa, in quanto chiamato più volte dalle diverse organizzazioni del "vecchio continente". Ora ci propina questa raccolta di 20 brani, alcuni mai usciti in vinile ( vedi Earl King con Old faithful and true love) ed altri più o meno famosi della scena clubbin di musica nera ( vedi Tini Topsy con Just a little bit).Insomma ragazzi un altra compilation fondamentale per i Mods e che raccomando a tutti gli amanti della buona musica.

Scasso  07/03/2013


Ocean Colour Scene - Painting - Cooking Vinyl Rec. - CD

Corroborati dall’ascolto di questo pregevole nuovo “Painting” va sottolineato subito che gli O.C.S. vantano dalla loro una spiccata personalità compositiva, focalizzata sulla capacità non comune di sintetizzare in songs di tre o tre minuti e mezzo idee melodiche e spunti mai banali e scontati. Stiamo parlando dell’arte pop anteriore all’avvento della psichedelia, inventata nei ’60 da geni come Syd Barrett o Keith West, ma non solo: in questa pratica prettamente inglese eccelsero anche squisiti artigiani della sintesi melodica come The Hollies, Herman Hermits, Manfred Mann, Amen Corner, ed al di là dell’oceano soprattutto i fratelli Robin, Barry e Maurice Gibb, i Bee Gees. Non a caso cito questa band, perché curiosamente l’ispirazione, gli sviluppi armonici, i cori strepitosi - in cui Fowler/Cradock/Harrison sono dei veri maestri - di alcuni brani di Painting, Weekend, The Winning Side, George’s Tower, The New Torch Songs , Mistaken Identity, ricordano molto da vicino i primissimi capolavori pop della seconda metà ’60 dei fratelli australiani, e mi riferisco a Massachussets, Holyday, I Started A Joke, World, Words, ma anche ai primi preziosi quattro album usciti tra il 1965 ed il 1968. A creare questo parallelo contribuisce molto anche il particolare timbro vocale – simil Gibb brothers - del lead vocal Simon Fowler, più puro, delicato e sixties-oriented dei vari fratelli Gallagher, Crispian Mills e John Power. Contrariamente alle suggestioni orientaleggianti della bella front cover di Painting (sitar e tabla sugli scudi) tra i 14 brani di Painting abbondano gli esempi di un’eclettismo compositivo pop tipicamente british, raffinato, sofisticato, e per questo a volte poco radio friendly: Professor Perplexity, The Union, Doodle Book, dove chi in ascolto ha molte primavere potrà ravvisare anche pregiati riferimenti alle atmosfere pacate e nostalgiche dei Moody Blues, stagionati gentlemen maestri dell’english pop barocco. La gemma acustica finale Here Comes The Dawning Day, voce-chitarra in perfetta solitudine, due minuti scarsi di assoluta magia, dovrebbe poi convincere anche i più duri di cuore: in due parole, l antitesi della magniloquenza Oasis! Sarebbe un vero peccato se anche Painting passasse inosservato dalle nostre parti, io ve lo consiglio caldamente.

Scasso  26/02/2013


Chris Farlowe - Handbags and Gladrags: The Immediate Collection - Castle Classic Rec. - CD

Azzeramento in esclusiva sul suo stint 1965-1969 per la Immediate Records, questo è il miglior Chris Farlowe da antologia, con 27 brani e 77 minuti di musica su un unico CD. Fu questo periodo che vide l unico successo commerciale significativo di Farlowe come un atto solo, ed il disco include mezza dozzina di suoi singoli che scalarono le classifiche britanniche (anche se solo uno di questi, cover dei Rolling Stones: "Out of Time", è stato una hit davvero grande). Ha anche alle spalle, sette covers di Mick Jagger e Keith Richard e che, a mio modesto parere, furono interpretate molto meglio di quelle dei Rolling Stones. Per essere secco e rude vi dirò che è un buon rapporto qualità prezzo, in quanto si tratta di 27 canzoni, alcune delle quali potrebbero anche essere troppo per l ascoltatore inesperto, vi sono difatti alcuni brani minori che risaltano i punti deboli di Farlowe come cantante soul. Si hanno tuttavia, alcuni pezzi decenti e trascurati, come la versione originale di: "Hanbags and Gladrags" (anche se fu una cover successiva a quella di Rod Stewart che fu la più famosa) ed il bizzarro e fantasioso sitar che carica sistematicamente lo stanard jazz di: "Moanin", e che diede a Farlowe un discreto successo. Purtroppo, alcune delle iniziative più tardive trovate dal cantante videro far sfumare i suoi virtuosismi vocali per alcuni numeri insoliti e poco efficaci, come "Everyone makes a mistake" (che suona un po come i primi pezzi di Rod Stewart), "Dawn", il folk-rockish " Paperman Fly in the Sky " e " The Last Goodbye ", scritti come molti altri suoi brani da Michael d Abo. Altri pezzi famosi sono: "North south east west", co-scritta da Farlowe e Albert Lee, che fu per una sola volta membro della sua band di supporto, la ballata soul: "Baby Make It Soon", co-scritto da Andrew Oldham ed futuro membro degli Alan Parsons Project: Eric Woolfson, vi è anche una cover bizzarra di Bob Dylan "Its all Over Now Baby Blue", ed infine fu disposto a suonare, come molti suoi contemporanei inglesi, canzoni fatte da artisti soul americani come i Four Tops con: "I cant help myself ". Chris Farlowe è stato uno dei più potenti cantanti Soul/RnB della Gran Bretagna, un vero talento vocale degli anni 60 e mito per i Mods. Ha raggiunto il suo picco con la etichetta Immediate di Andrew Oldham ed i suoi brani migliori sono inclusi in questa raccolta. Ottimo Acquisto!!

Scasso  22/02/2013


Mother Earth - The People Tree - Acidjazz Rec. - CD

Sono stati una delle bands leader dell etichetta discografica: Acid Jazz, i Mother Earth potrebbero quasi essere descritti come gli Small Faces per una nuova generazione: organo prorompente per un suono sempre in movimento ed un basso che si ritaglia un groove costante e che porta un messaggio toccante di armonia e di pace. Il loro amore per Steve Marriott e gli Small Faces, emerge dalla canzone: "Dragster", una resa vocale del loro funk guitar instrumental originario di "Grow Your Own" copiato direttamente dalla band di Mod per antonomasia. Il Modfather ed il re Samba che si uniscono alla band su di un altro pezzo: "Mr. Freedom", quando Paul Weller incontra Snowboy si scatena un rock latino di extravaganza. Il ritmo rallenta con il pezzo: "Jesse", una storia di amore non corrisposto e di angeli custodi, che dà alla canzone un suono pieno di archi che racchiudono lacrime ed armonie gospel. Quando un album può vantare una serie di apparizioni, tra cui James Taylor (senza il suo quartetto), è difficile immaginare un tempo o luogo in cui The People Tree non è un elemento essenziale per ogni appassionato Mod dei suoni originali della Acid Jazz di Eddie Piller. Ristampato nel 2007 è stato uno dei migliori album di tutto il periodo 1993/94!! Acquisto consigliato!!!

Scasso  21/02/2013


Bobby Bland - Two steps from the bues - BGO Rec. - CD

Ristampa digitale di questo vinile raro datato 1961, fatto da uno dei più quotati artisti di Soul/RnB del tempo; il leggendario Bobby Bland. Sono 12 canzoni che spaziano dal blues più intimista, passando attraverso il soul (stile Terry Callier) come: "Lead me on" oppure "I ve got to forget you", fino a canzoni super ballabili come "Don t cry no more". Non potrei spendere altre parole, per un artista i cui singoli vengono messi a quasi tutte le serate Mod, posso solo dirvi che questo è stato uno dei suoi migliori lavori discografici e che lo consiglio vivamente a tutti....un classico nel suo genere!!

Scasso  11/02/2013


Calibro 35 - Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale - Venus Dischi - LP/CD digipack

Giunti al terzo album, Enrico Gabrielli, Massimo Martellotta, Fabio Rondanini, Luca Cavina e Tommaso Colliva (produzione) aggiungono qualche suggestione nuova al loro tratto apocrifo. Rispetto al precedente Ritornano quelli di… Calibro 35 (2010), in Ogni riferimento… il quintetto riduce ulteriormente le cover (solo due) per puntare tutto sugli inediti. La scrittura, ovviamente, è mimetica, allude continuamente al microcosmo violento e stradaiolo messo in scena dai film di Lenzi, Massi & co., ma l’interpretazione è personale, non priva di autoironia. E, soprattutto, terribilmente groovy, come dimostra sin dall’attacco il funk di Ogni riferimento a fatti accaduti è puramente casuale. Ce n’è per tutti i gusti, qui: New York New York (una delle due cover, di Piero Piccioni) ha la classe del jazz, La banda del BBQ il muso duro e un po’ sbruffone dell’r’n’b, Arrivederci e grazie è un funk-rock bello cattivo, Uh ah brr sfodera il brio degli anni ’60. E, a proposito, New Dehli Deli prende un po’in giro il raga-rock e le mode orientaleggianti lanciate dai Beatles, ma sotto sotto nasconde un rigore figlio di Robert Fripp e del progressive più elaborato. Più oscure, Passaggi nel tempo (la seconda rilettura, stavolta di Morricone) e Massacro all’alba mostrano un notevole gusto atmosferico, con la seconda, in particolare, che, con quel passo ipnotico e i riff ariosi di tastiere, potrebbe preludere a sviluppi interessanti. Insomma, malgrado siano contraddistinti da un’invidiabile leggerezza, i Calibro 35 non sono uno scherzo. Il loro è un revisionismo d’alta classe, intelligente, colto, capace di conquistarsi il suo spazio pur nella sostanziale rielaborazione di stilemi e cliché già ampiamente sperimentati. Una bella conferma...da avere indubbiamente.

Scasso  18/01/2013


Assist - Stereobeat - Irma Rec. - CD digipack

Curiosando tra gli scaffali della FNAC, mi sono imbattuto nel CD di questa band torinese che, dopo ben 14 anni di assenza dalla scena alternativa italica, si riaffaccia nel mondo discografico, con più che autorevoli "certificati di credito". Iniziamo col dire che sono 11 brani, ottenuti dalla collaborazione con più famose bands del panorama musicale torinese: Statuto, Subsonica e Sick Rose tra i nomi più conosciuti, addirittura la copertina disegnata da uno dei componenti dei Bluvertigo. Non negano che pescano suoni ed iconografia dall immaginario dei mondi: Britpop e Mod; ed il risultato si sente nei brani che risultano tutti con una forte influenza inglese. è tutto sommato un buon ed onesto indiepop nostrano che consiglio a chi ama i suoni moderni!!

Scasso  17/01/2013


VV/AA - Rare Mod vol. 4 - AcidJazz Rec: - LP/CD

Ed è uscito per tutti gli amanti di "versioni musicali rare" questo 4to volume di: "Rare Mod"; dove si hanno 16 brani di classici del blue eyed soul, british RnB o psichedelia pop cantate da bands od artisti differenti da quelli conosciuti nelle loro versioni originali. Si ha una versione di: "Hoochie coochie man" degli Artwoods, "Coming home baby" presa da una registrazione su acetato di una cantante Mod sconosciuta o addirittura "Big bird" cantata da Dog Soul. Insomma nulla di incredibile se non per le note di copertina della storia dei pezzi che a mio modesto parere è veramente interessante e per la grafica del vinile. Alla fine lo consiglio vista la scarsità di uscite discografiche in campo "prettamente Mod". Le canzoni sono state ripulite da eventuali rumori di fondo e suonano bene (naturalmente la acid jazz ha ben pensato di non rimasterizzarle) ed il risultato è che il prodotto risulta molto gradevole.

Scasso  16/01/2013


The Chords - What become of the people we used to be? - Rockbook Films LTD - DVD

Alla fine la realizzazione di questo film è riuscita. Molta gente dell industria discografica ora è felice, perché è stata nel passato, concorde col fatto che questa band Mod meritava ben altri palcoscenici da quello che la sorte gli ha sfortunatamente destinato. Attraverso le parole dei quattro componenti della band, si hanno le direttive di quella che è stata la loro storia, la loro formazione professionale come musicisti, il loro background culturale/musicale ed i motivi della loro divisione agli inizi degli anni 80. Si hanno anche le immagini del loro reunion tour del 2010, intervista al loro manager Terry Rawlings e carrellata visiva di rare foto della band all epoca del Mod revival nel 1979. Tutto questo è stato fatto non solo per dare ai fans (vecchi e nuovi) un video ufficiale dei Chords, ma anche per promozionare il loro nuovo singolo che, con un piglio nel passato ci dà un powerpop molto moderno e ben strutturato musicalmente (lo trovate distribuito direttamente da loro su: Amazon.co.uk). Dalle interviste con i membri si deduce che a parte l amore mai morto per la musica (specialmente la loro), l iconografia di quello che era il loro mondo Mod è oramai passato, ma questo non vuol dire che non siano sempre nel cuore e nell immaginario Mod di tutti noi e come scrive Terry nelle liner notes del DVD: Now its gone?...well maybe not!!

Scasso  14/01/2013


VV/AA - Rainy city blues - Jungfrau Rec - LP/CD

Preziosa copertina per un più che buon disco che ricompila canzoni di gruppi forgiati a Manchester nei 60s. In dura concorrenza con i vicini di Liverpool che ottennero fama e gloria grazie al merseybeat ed ai Beatles, dalla "città della pioggia" sorsero un buon numero di gruppi eccellenti. Alcuni più famosi come: Freddie & the Dreamers, i Dakotas, gli Hollies, Wayne Fontana & the Mindbeaters o gli Herman s Hermits, ed altri di minor esito come quelli che appaiono in questo album. 100% british RnB e blue eyed soul, dove si possono ascoltare classici della scena Mod come: Ivans Meads, Manchester Playboys, St. Louis Union, The Stylos od i Big City Blues....nulla da dire di più.....da avere e basta!!

Scasso  09/01/2013


Cooper - A proposito de mi universo - Elefant Rec. - 2 DVD+Libro

La Elefant Records ha unito le sue forze assieme alle Edizioni Chelsea per lanciare questo doppio DVD. Questo prodotto include i dieci video che diedero forma all Internet Tour, ovvero il giro virtuale che Alex Cooper fece su diversi portali della rete per presentare il suo nuovo disco: "Mi universo". Il "prodotto musicale" include anche la pellicola "El regalo" che dà vita alla canzone più soave ed intimista del disco. il realizzatore Juan Marigota ci presenta un documentario di più di 80 minuti nei quali si svelano i segreti di registrazione del suo ultimo lavoro, mostrando immagini insospettabili della band in azione ed angoli perduti del mitico studio di registrazione Konk, il posto dove si registrò quello che molti critici spagnoli hanno considerato il miglior disco di Cooper. In "A proposito de mi universo" ci sono inoltre 4 canzoni in più: Lo spot che annuncia l internet tour, la divertente avventura in mongolfiera per Leon di Alex Diez (sua città natale), assieme al vincitore del concorso che la band fece quest estate e le sue apparizioni in Camden Town e cambridge, i giorni posteriori alle registrazioni nei Konk studios. Se tutto questo non fosse ancora sufficiente il doppio DVD include anche un libretto di 52 pagine con più di 130 immagini a colori del gruppo: foto nella Fondazione Vasarely, foto di Cooper a Londra, entrate e posters di concerti in formato alternativo agli originali, e molte altre cose. accompagnato a queste immagini appare il testo firmato dal coruñese Javier Becerra, famoso periodista e fan confesso delle avventure musicali di Alex.

Scasso  07/01/2013