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VV/AA - (that cat was clean!) The Mod side of Jazz - Not Now Music LTD - 2CD

Ecco i fatti che stanno dietro alcuni artisti presenti di questa compilation che è fondamentale per qualsivoglia Mod che si rispetti: La compilation si apre con iDr Horse che è il titolo del set ... Dr. Horse era il nome d'arte di Al Pittman (1917 - 2004), un cantante di R'n'B e intrattenitore che ha eseguito tra il 1930 e 1960. Booker T. & the MG di è una band di R & B/Funk strumentale che era influente nel plasmare il suono dell'anima del Sud e Memphis Soul. Gino o Geno Parks (nato Gene Purifoy, 1933) è una cantante R & B americano che ha registrato per diverse etichette, tra cui Tamla, negli anni 1950 e 1960. Phil Upchurch (nato 1941, Chicago, Illinois) è un chitarrista e bassista di R'n'B/Jazz. Nel 1961, il suo disco "You Can not Sit Down", dalla Philip Upchurch Combo, ha venduto oltre un milione di copie, ed è stato premiato come disco d'oro. Robert Calvin "Bobby" Bland (1930 - 2013), anche conosciuto professionalmente come Bobby "Blue" Bland, è stato un cantante blues americano. Bland sviluppò un suono che mescolò il gospel con il blues e R & B. È stato descritto come "tra i grandi narratori di blues e soul ... che hanno creato arie tempestose d'amore, tradimento e rassegnazione, insieme ad orchestrazioni drammatiche, e ha lasciato l'ascoltatore prosciugato ma intimorito." E 'stato a volte indicato come il "Leone del Blues", e come "Sinatra del Blues"; la sua musica è stata anche influenzata da Nat King Cole. James Oscar "Jimmy" Smith (1925 - 2005) è stato un musicista jazz che ha raggiunto la distinzione rara di rilasciare una serie di album jazz strumentale che spesso tracciò su Billboard. Smith ha contribuito a diffondere l'organo elettrico Hammond B-3, creando un legame indelebile tra anima degli anni Sessanta e improvvisazione jazz. Ray Charles Robinson (1930 - 2004) è stato un cantautore, musicista e compositore noto come Ray Charles e talvolta indicato come "The Genius". È stato un pioniere nel genere della musica soul nel corso del 1950 dalla fusione di rhythm and blues, gospel, e Blues in prime performance registrate da Atlantic Records. Herbert Jay Solomon (1930 - 2003), conosciuto con il suo nome d'arte Herbie Mann, era un flautista jazz e importante professionista precoce della world music. All'inizio della sua carriera, ha anche suonato sax tenore e clarinetto (compreso il clarinetto basso), ma Mann è stato tra i primi musicisti jazz di specializzarsi al flauto. John Robert Smith (1933 - 1997), noto anche come Johnny "Hammond" Smith, era organista di jazz blues e bop. Nato a Louisville, Kentucky, è stato un suonatore di fama del Hammond B-3 così da guadagnarsi "Hammond" come soprannome, che ha anche evitato il suo essere confuso con chitarrista jazz Johnny Smith. Le Shirelles erano un gruppo americano di ragazze che ha raggiunto popolarità nei primi anni 1960. Esse si erano formate alla scuola di Shirley Owens (poi Shirley Alston-Reeves), Doris Coley (poi Doris Kenner-Jackson), Addie "Micki" Harris (poi Addie Harris McPherson), e Beverly Lee. Sono stati descritti sia come il primo gruppo afro-americano di ragazze in cima alla Billboard Hot 100, o il primo gruppo di ragazze globale, con la canzone "Will You Love Me Tomorrow". Mose John Allison, Jr. (nato nel 1927) è un americano jazz blues pianista e cantante. Oscar Brown, Jr. (1926 - 2005) è stato un cantante, cantautore, drammaturgo, poeta, attivista per i diritti civili, e attore. Ha collaborato senza successo per l'ufficio sia del legislatore statale dell'Illinois che del Congresso degli Stati Uniti. Brown ha scritto almeno 1.000 canzoni (solo 125 sono stati pubblicati), dodici album e più di una dozzina di commedie musicali. Sarah Lois Vaughan (1924 - 1990) è stata una cantante jazz americana, descritto dal critico musicale Scott Yanow come avere "una delle voci più meravigliose del 20 ° secolo." Soprannominata "Sassy", "The Divine One" e "Sailor" (per il suo intervento salato), Sarah Vaughan è stata vincitrice del Grammy Award. Il National Endowment for the Arts suscitati in essa la sua "più alta onorificenza in jazz", il NEA Jazz Master Award, nel 1989. Autry DeWalt Mixon, Jr. (1931 - 1995), conosciuto con il nome d'arte Junior Walker, era un musicista americano. Il suo gruppo, Junior Walker e l'All Stars, sono stati firmati l'etichetta Motown nel 1960, e divenne uno degli atti di firma della griffe. Lou Donaldson (nato nel 1926) è un sassofonista jazz. Era nato a Badin, Carolina del Nord. Egli è meglio conosciuto per il suo soul, blues approccio al suonare il sassofono contralto, anche se nei suoi anni di formazione è stato, come molti sono stati di epoca bebop, fortemente influenzato da Charlie Parker. Paul Bryant ... Organista e pianista che ha fatto alcuni buoni anima jazz e blues registrazioni nei primi anni '60 per la Pacific Jazz and Fantasy. Era molto sotto l'influenza di Jimmy Smith e Jack McDuff; un album caratterizzato dalla comparsa Gatemouth Brown. Il Mar-Keys, formati nel 1958, sono stati una band session in studio americano per l'etichetta Stax di Memphis, Tennessee, nel 1960. Come il primo house band per l'etichetta, la musica di sottofondo ha costituito la base per il 1960 Stax sound. Ramsey Emmanuel Lewis, Jr. (nato nel 1935) è un compositore jazz, il pianista e radio personalità americana. Ramsey Lewis ha registrato oltre 80 album e ha ricevuto sette dischi d'oro e tre Grammy Awards finora nella sua carriera. Nina Simone / niːnə sɨmoʊn / (nato Eunice Kathleen Waymon; 1933-2003) è stato un cantante, cantautore, pianista, arrangiatore e attivista per i diritti civili ampiamente associato con la musica jazz. Ha lavorato in una vasta gamma di stili tra cui classica, jazz, blues, folk, R & B, gospel e pop. Curtis Ousley (1934 - 1971), che ha eseguito con il nome d'arte King Curtis, è stato un sassofono virtuoso americano noto per rhythm and blues, rock and roll, soul, blues, funk e soul jazz. Variamente un musicista bandleader, membro della band, e la sessione, è stato anche regista e produttore discografico musicale. James Harrell McGriff (1936 - 2008) è stato un bop e soul-jazz organista e organo trio bandleader duro che ha sviluppato uno stile distintivo di suonare la Hammond B-3 organo. Mark Murphy (nato 1932) è una cantante jazz con sede a New York. Egli è noto per la sua vocalese definitivo e unico e improvvisazioni vocali sia con melodia e testi. Egli è il destinatario del 1996, 1997, 2000 e nel 2001 Down Beat lettori della rivista jazz sondaggio per Best Male Vocalist of the Year ed è anche il destinatario di sei Grammy nomination per la migliore Vocal Jazz Performance. Egli è anche conosciuto i suoi testi originali ai classici del jazz "Stolen Moments" e "Red Clay" per. Dal suo Incontra Mark Murphy (1956) agli attuali una bella amicizia: Remembering Shirley Horn (2013), Murphy ha una vasta discografia. I Trionfi, un gruppo precursore strumentale di Booker T & The MGs sono stati assemblati nel 1961 da produttore / compositore Chips Moman in Memphis T N. Rafael Leon "Googie" René (1927 - 2007) è stato un musicista e cantautore americano. Roosevelt "Baby Face" Willette (1933 - 1971) è stato un bop e soul-jazz musicista duro, più noto per il gioco organo Hammond. Non è chiaro se è nato a Little Rock, Arkansas, o New Orleans, Louisiana. Richard Arnold "Groove" Holmes (1931 - 1991) è stato un jazz organista americano che si è esibito nel bop e soul jazz genere difficile. Egli è meglio conosciuto per la sua registrazione 1965 di "Misty", ed è considerato un precursore di acid jazz. Ernesto Antonio "Tito" Puente, (1923 - 2000), è stato un musicista americano di vsalsa e latin e compositore jazz. Figlio nativo di portoricani, Ernest e Ercilia Puente, che vivevano nella comunità dello Spanish Harlem di New York City, Puente è spesso accreditato come "The Musical Papa", "El Rey de los Timbales" (Il re dei timbales) e "The King di Latin Music ". Egli è meglio conosciuto per il mambo dance-oriented e composizioni jazz latino che gli hanno dato una carriera di 50 anni.

Scasso  10/12/2014


Big Boss Man - Last man on earth - BlowUp Rec. - CD/LP

Ascolti Modernisti di: funk-soul-jazz-RnB-psych-fuzz perfettamente tagliati e confezionati come un abito su misura proveniente dal Regno Unito. I Big Boss Man sono tornati con il loro quarto LP da poco ed hanno deciso di andare in orbita con un intero concept-album - ehm - si, già, vero.....una questione di concetto. In questo caso, l'apocalittico 'ultimo uomo sulla terra' potrebbe essere una buona idea. E 'probabilmente per questo che hanno eseguito con il titolo The Last Man On Earth uno dei punti chiave degli anni sessanta, che furono un decennio in cui tutto ciò che l'edonismo dell'immagine proiettò attraverso i teleschermi e le riviste patinate, veniva bilanciato dalla minaccia molto reale del Imminente incubo o prospettiva di dover vagare da solo attraverso un deserto atomico nel vostro abito a tre bottoni, senza la minima possibilità di trovare un sarto decente che ve lo rimettesse in ordine (ovvero la fantomatica Guerra Fredda, o per dirla in breve il conflitto U.S.A. U.R.S.S.). Beh, cari Big Boss Man, ci ascoltiamo questo vostro concept album e sollevando la nozione di una recensione concetto!!! Facciamo finta che il vostro album è una compilation (sui primi compact cassette Phillips) fatta dall'ultimo uomo sulla terra in un giorno di radiazioni atomiche per allontanare la miseria di un paesaggio circondato da zombie senza fine o orde di vampiri e non avendo nessun posto in cui riparasi. Percui ragazzi questa fantomatica compilation è tutta da scoprire per quello che aveva il sapore di essere l'ascolto dell'ultimo tra gli ultimi.......ottimo, fondamentale, imprescindibile disco!!!

Scasso  17/10/2014


Ocean Colour Scene - Soul Driver - Countdown Books - Libro

Ottimo libro completamente fotografico che comprende il periodo temporale che iniziò quando questi 4 ragazzi entrarono appieno nella scena Mod britannica con l'album discografico: "Moseley Shoals", fino al loro apice discografico con un altro grande capolavoro che fu: "Marchin' Already". Più di 300 foto della loro attività lavorativa, moltissime inedite e tante con Paul Weller e gli Oasis che faranno gioire i loro fans (tra i quali ci si mette il sottoscritto). Tutto questo è stato possibile farlo attraverso un'altra che rimane tra le icone del Modernismo che è la Countdown Records, che con la sua sezione libri sta iniziando a promuovere anche progetti di questo genere (non dimentichiamo il libro resoconto sul Mod Revival fatto da Garry Bushell). Insomma un "must" per chi volesse completare la sua collezzione sul fantastico quartetto Mod di Birmingham!!

Scasso  16/10/2014


The Blues Pills - omonimo - Nuclear Blast Rec. - CD digipack/LP

Punta un sacco sui Blues Pills, la Nuclear Blast, questa etichetta che proprone rock e metal (?? perchè mai poi un etichetta del genere??). Un esordio costruito con due EP (uno in studio e uno dal vivo) che hanno creato un senso d’attesa notevole attorno a questa multinazionale dell’hard blues dei 70's. Il risultato risponde alle attese nel senso che prosegue sulle coordinate stilistiche già tracciate e lo fa con la giusta intensità, merito anche della produzione di Don Alsterberg. Nella tracklist di “Blues Pills” troviamo le già note “Devil Man” (dall’omonimo EP), “Black Smoke” e “Little Sun” (dall’EP “Live At Rockpalast). Cosa c’è di nuovo? Nulla, a dire il vero, o meglio, sette tracce (di cui una, “Gypsy”, è una cover di Chubby Checker) che sono conferma di una direzione precisa nella testa della band, e delle capacità tecnico/interpretative per intraprenderla. Qualche dubbio rimane sulle qualità compositive del combo, ma l’arrembante apertura con “High Class Woman”, con il martellante basso di Zack Anderson e l’appassionata performance di Elin Larsson alla voce dimostrano – contrariamente a quanto ci si sarebbe legittimamente potuti aspettare viste le premesse – che non ci troviamo di fronte ad un prodotto costruito a tavolino. Straripante “Ain’t No Change”, brano in cui maggiormente emerge il talento del giovanissimo chitarrista francese Dorian Sorriaux, emulo di Hendrix, che pure ci porta in medias res con un diabolico riff in apertura di “Jupiter”. La struggente “River” è un altro dei punti forti dell’album, liquida e lisergica, cui fa da contraltare la scatenata “Devil Man”: entrambe già note, ma che trovano all’interno dell’album una connotazione più precisa e una più decisa efficacia. In “Astralplane” svetta un Sorriaux particolarmente ispirato, prima della frizzante cover di “Gypsy”, altri tasselli di un lavoro discontinuo ed imperfetto, e proprio per questo ancora più credibile. Manca, forse, qualche elemento di sorpresa, ma nel complesso si tratta di un esordio più che positivo. Forse qualcuno si attendeva e si attende che i Blues Pills potessero spaccare il mondo. Per il momento portano una bella ventata di freschezza, rendiamoci conto che oggigiorno bands che si facciano notare per il loro suono retrò e che scalino le vette delle classifiche discografiche ce ne sono ben poche poi…..comunque buon lavoro discografico che viene consigliato ad un pubblico che ama la musica bianca specialmente quella dei tardi anni 60!!

Scasso  17/09/2014


The stone Foundation - To find the spirit - The Tursing Point Rec. - CD/LP

Siamo al quinto album per questa soul/funk band con influenze nel 60's pop e diciamo che l'impronta di Marvin Gaye si sente prepotente in questo loro ultimo lavoro e dà il giusto equilibrio per il loro groove soul. Ad essere sinceri, ascoltandolo a fondo si sentono anche influenze minori e più variegate di Paul Weller, dei Dexis Midnight Runners e del fatto che prima di fare soul alcuni componenti fossero in una ska band. Ovviamente le influenze dei suoni di Menphis, Detroit e Philadelphia sono sempre presenti e sono la costante del suono degli Stone Foundation che si descrive praticamente come un doveroso tributo ai pionieri di queste sonorità. Diciamo che questo loro ultimo lavoro è molto più maturo dovuto anche al fatto che hanno fatto da backin' band al mitico Nolan Porter e che vedendoli all'EuroYeYè di Gijon sembrano già dei veterani della soul music e nessuno penserebbe che iniziarono solo 6 anni fà ed in sordina!! Beh che dire, sicuramente una delle soul bands più amate dai mods e questo lavoro è naturalmente un ottimo acquisto!!

Scasso  27/08/2014


The Moons - Mindwaves - Schnitzel Rec. - CD digipack/LP

Questa band che ha fatto più di una volta supporto a Paul Weller ed è stata scoperta da Eddie Piller, è al suo terzo album. Bisogna dire che il suono si è fatto più raffinato con revisitazioni ai 60's psichedelici (e questo lo sapevamo per i loro precedenti lavoi), ma sorprendentemente anche ai 70's del british glam rock. Sono 10 brani con un intro (Luna) ed un outtro (On the Moon), che corrono veloci allacciati l'uno all'altro attraverso distorioni di moog e mellotron per un totale di 43 minuti e che creano un godibilissimo e classico british sound. Sicuramente è una band che è destinata a crescere artisticamente, anche se, non ne capisco il perchè, NME l'ha stroncata dandole un 4 su 10!!! Probabilmente oggigiorno se non si produce della merdosa elettronica per questi giornaletti patinati costruiti da presunti esperti musicali non sei all'avanguardia, ma io vi posso dire senza ombra di dubbio che il loro terzo lavoro è bellissimo e degno di ogni contemporary IndieMod band che si rispetti!!!..Comprateli perchè sono veramente uno spettacolo ed hanno un suono che non stanca mai...long live to The Moons quindi...the show musto go on!!!

Scasso  28/07/2014


VV/AA - ModJazz and then some! - Kent Rec. - CD

La Kent Records ha un altro potenziale vincitore in arrivo con l'uscita di questo CD della collana Mod Jazz. Sì, un altro volume della serie Mod Jazz, è sempre bello da ascoltare ed anche questa volta non vi è ancora nessuna nota relativa in particolare da rilevare in questo lavoro di questa particolare serie. Questo volume contiene 24 brani compilati da Ady Croasdell e Dean Rudland e descritti in generale come "jazz, blues, groove e latino", mescolando alcuni classici con la solita selezione di oscuri brani che potrebbero diventare potenziali classici di domani. Nello specifico la compilation comprende "45s in-demand" quali quelli di Reuben Wilson e Billy Larkin su Flodavieur, insieme a Frenchy e rare produzioni di Dave Hamilton della Chess Records, oltre ad alcuni brani meno noti del marchio Prestige e la inedita dei Nightbeats chiamata Leavin' Town. Insomma ripetendoci possiamo dire un altro disco imperdibile per tutti gli amanti del genere....ovvero i Mods!!!

Scasso  13/06/2014


Walk On The Wild Side - The Jazz Side Of Mod – VA - Not Now Music - CD

Doppio CD compilation della nuova etichetta musicale "Not Now Music", presenta un simil clone in tutto e per tutto delle famose compilation MOD JAZZ della Ace Record, dalla copertina allo spunto musicale della raccolta. La grafica e il genere musicale sembrano identici ma i 34 brani non compaiono nelle raccolte di ACE, sembra una battaglia a suon di MOD JAZZ tra la ACE e la Not Now, forse una guerra tra produttori non d'accordo sulle sonorità? o una sfida di conoscenza? questo lo dirà solo il loro destino! Il prezzo sicuramente è da competizione circa 5 pound su amazon.co.uk lo rende un acquisto abbordabile per tutti coloro che vogliono approcciare a questo genere. Chiaramente le raccolte della ACE sono più sofisticate e ricercate perché sono prese da un archivio più ampio ma questo non toglie niente al lavoro svolto in questa compilation. Buon ascolto!

il Sergio  11/06/2014


VV/AA - Rare Mod Vol. 5 - Acid Jazz Rec. - LP/CD

E' uscito già da un po' di tempo anche questo volume 5° volume della serie “Rare Mod” che raccoglie ben 20 rarità, tra cui un brano di Sharon Tandy realizzato con un alias diverso (Debrah Aire), un brano che si rumoreggia essere stato realizzato dal “re del soul”, ed un paio di brani da due band, The Troop (brano preso da quello che si pensa essere il solo acetato sopravvissuto) e The Army, di cui facevano parte due membri (Brian Connolly e Steve Priest) che poi avrebbero formato una delle più grandi band glam dei seventies, The Sweet. Lasciamo a voi il piacere di scoprire le altre leccordine della tracklist. Solitamente le raccolte di questa serie sono speciali per la difficoltà nel trovarne i singoli, ma non per l'originalità del suono, quasi tutto British R'n'B, Freakbeat o Ble Eyed Soul!!

Scasso  15/05/2014


VV/AA - Modsctock 21st century club classics - Detour Rec. - CD

'Modstock' è stato l'evento internazionale che si è svolto a Londra nel weekend pasquale per celebrare i 50 anni di Musica e di Cultura Mod. Il dj promoter degli oramai famosissimi New Untouchables; Rob Bailey ha fatto uscire un'edizione limitata in formato CD, dove ha selezionato i futuri successi che si suoneranno nei Mod clubs europei. I 45 correlati sono in alcuni casi dei classici ascoltati nei clubs della scena, ma in molti casi non sono mai stati compilati prima e la maggior parte delle canzoni incluse in questa raccolta sono state scoperte da piccole, oscure e a volte private collezzioni di etichette discografiche anche su nastri master. Restaurato e masterizzato ai più alti standard in entrambi i formati in cui sono stati trovati i pezzi, questi sono stati sequenziati come si fosse in un rapido movimento di un DJ set. Il Cd risulta una gran bella novità con pezzi sia di R'n'B che di soul/beat o di british beat veramente accattivanti. Vi sono anche cinque bonus tracks in studio (tra cui alcune esclusive) di bands che si sono esibite dal vivo al Modstock. Presentato in un bel libretto a colori con le immagini e le Informazioni dell'artista e del brano, si hanno anche commenti su misura del relatore della compilation. La grafica e l'impaginatura sono a cura dei soliti mods di: "Pip! Pip! Artworks", quelli cioè che fanno più o meno tutti i flyers dei New Untouchables di Londra....ottimo disco consigliatissimo a tutti!!!

Scasso  06/05/2014


Jane J's Clan - Enough is Enough - Ammonia Rec. - CDr digipack

Da Milano, capitanati dal nostro "Mod evergreen" Gino DeAngelis al basso; che ha unito i componenti di questa band che guidata dalla voce nerissima di Jane Jeresa, ha prodotto l’album d’esordio di questa fantastica soul/R'n'B band (ex B.E.S.T.) tra classici dignitosamente rivistati come “Can I get a witness” di Marvin Gaye, “If I could only be sure” di Nolan Porter , “Rocksteady” di Aretha Franklin e l’immortale “I just wanna make love to you” di Willie Dixon nella versione di Etta James, la minor hit "Leaving here" di Eddie Holland (ripresa da band come Who, Birds, Pearl Jam, Strypes e Motorhead) in una travolgente interpretazione e una manciata di brani autografi di grande levatura tra cui spiccano la title track e il northern soul di "Everyday, Everywhere, Every Hour". La voce di Jane troneggia su una base impeccabile di batteria, piano e basso che non lascia tregua per dieci gustosissimi brani. Questo è un disco diciamo di presentazione perchè le potenzialità vanno ben oltre e J.J's Clan si presta a diventare una delle migliori "Mod followed" bands del panorama italico...il loro repertorio attualmente si sta dirigento verso il più purissimo R'n'B e ne vedrete delle belle.....consigliatissimo l'acquisto!!!

Scasso  05/05/2014


Svengali: life, love and a band. Can he manage it? - Universal movies - DVD

Gli attori Martin Freeman, Vicky McClure e Michael Smiley sono stati confermati come attori protagonisti nella commedia Svengali per la Root Films. Il film racconta la storia di un gallese (Johnny Owen) che ama l'indie/pop e cha ha un look popMod che si reca a Londra con la sua ragazza per realizzare il sogno di diventare il manager della più grande band del mondo. Il film è l'adattamento cinematografico dell'omonima serie web, scritta da Owen e da Dean Cavanagh. Nella serie sono apparse importanti star della scena rock e alcuni attori inglesi come Jodie Whittaker, Sean Harris e Matt Berry nonchè il famoso talent scout: Alan McGee fondatore della Creation Records e scopritore di numerose band tra le quali gli Oasis. Freeman è apparso, in precedenza, in altri cortometraggi online e riprenderà il suo ruolo in un cameo che inserirà tra le sue riprese de Lo Hobbit in Nuova Zelanda. John Hardwick fa il suo debutto alla regia per il progetto che prevede un periodo di sei settimane di riprese a Londra. Il film è carino una commedia che scivola via come un bicchiere di buon vino e le scene sono divertentissime. Consigliato a tutti, ottimo intrattenimento!!!

Scasso  15/04/2014


Paul "Smiler" Anderson - Mods: the new religion - Omnibus Press - Libro

Il Modernismo potrebbe essere nato nelle sale da ballo o discoteche vicino a Londra verso la fine dei 50's, ma ben presto imperversò in tutto il paese. Giovani ragazzi che trovarono una passione per i vestiti raffinati, musica e balli ben delineati, ma per altri erano anche: pillole, emozioni e violenza. La generazione Mod originale racconatata esattamente come era, dalle loro stesse parole. Racconti di prima mano degli eventi che accaddero in quei tempi a persone che erano veramente nella "scena". Top Faces, scooterboys, djs, promoters e musicisti costruiscono una vivida ed emozionante istantanea di ciò che è stato davvero e ti fanno sentire come se fossi là anche tu, con loro: "in the crowd". Confezionato con rare immagini, effimeri volantini di arte pop e grafica dell'epoca. Caratterizzato da interviste con Eddie Floyd, Martha Reeves, Ian McLagan, Chris Farlowe e molti altri. Quello di Paul Smailer non è un libro è l'esatto resoconto di ciò che fu, con foto inedite ed una minuziosa ricerca che solo un mod che è anche "dj", ma soprattutto un "face" come lui ha potuto portare a termine. Un capolavoro del Modernismo, un libro che non puo' spiegare meglio come si svolsero i fatti a quei tempi!!- INPRESCINDIBILE!!!

Scasso  14/04/2014


Kaiser Chiefs - Education, Education, Education & War - Fiction Rec. - LP/CD

Nonostante sia molto difficile, credo che si debba ritenere almeno ammirevole il tentativo dei Kaiser Chiefs di cercare di tenere la testa fuori dall’acqua. Quinto disco in studio – il primo senza Nick Hodgson, batterista e primo paroliere della band – Education, Education, Education & War naviga nel mare dell'indie-pop/rock britannico, proponendo strutture e soluzioni molto classiche. Niente di nuovo, quindi, rispetto a The Future Is Medieval, anzi a detta dell'autorevole (ma non sempre) rivista NME si è fatti:" un ulteriore passo indietro soprattutto a livello compositivo, ambito nel quale in passato, soprattutto per merito di Hodsgon, la band aveva fatto vedere qualcosa di lodevole". Qualche sussulto nel “piattume” più totale si avverte solo in The Factory Gates (chiaro tentativo di tornare a quel sound delle origini che li aveva sparati in classifica), un brano che offre spunti curiosi e qualche idea interessante, e in una Coming Home che alla fine è una buona ballad radiofonica. Personalmente a me piacciono molto riadattano suoni degli anni '90 cercando di renderli attuali, a volte ci riescono altre no, pero' nel mare della mediocrità che sta uscendo ora, sono uno dei pochi baluardi dell'immaginario collettivo Mod e vanno supportati.....il giudizio completo lo lascerei a voi dopo averli ascoltati, personalmente penso che questo disco sia un pelo sopra il penultimo, ma non azzardo altri ulteriori commenti!!!

Scasso  07/04/2014


Temples - Sun Structures - Heavenly Recordings 2014

Band Pop-Psych di Kettering, nel Northamptonshire, nasce nel 2012 e sforna il suo primo album su Heavenly Recordings. La band è composta da due ex-membri dei Moons, quindi prendono la loro sonorità da questa esperienza passata, pescando sempre le sonorità dalle vecchie band gloriose inglesi psichedeliche. L'album presenta 12 brani che non stancano e si ascoltano con molta facilità e il suono resta. Molto melodico e con brani leggeri non impegnati si attestano al top delle band emergenti del panorama sixties. Alcuni brani tendono anche la folk e l'elettronica non prende il sopravvento mantenendo il suono puro e pulito. Anche la fattura del doppio LP è di qualità segno che la casa discografica ha voluto investire sul gruppo. Consiglio vivamente a chi ama i suoi bianchi.

il Sergio  21/03/2014


Twisted Wheel - Do it Again - Townsend Music Limited - LP/CD (digipack)

' Do It Again' è il secondo album dei Twisted Wheel . Sono passati quasi quattro anni da quando la band firmò per la Columbia e oltre tre anni dall'uscita del loro album di debutto. Nel clima attuale, dove le bands si bruciano rapidamente, risulta un bel po' di tempo, soprattutto per il mercato e il riuscire a fare concerti e produrre nuova musica. E ' evidente che da: 'get-go' a ' Poppi Love ', è passato molto tempo dove liberandosi della macchina datata e ingombrante del passato marketing musicale, si è andati a favore di una migliore musica. Vi sono tre canzoni nel profondo di questo nuovo lavoro dove si può riconoscere la lacerante voce del cantante Jonny Brown, ma la portata del suono, come la strumentazione sicuramente sono nuovi. L' omonimo album di debutto dei Twisted Wheel è stato commercializzato come una band punkrock e si è avuta la supervisione di un'etichetta che ha danneggiato la band in più di un modo. Si è passati quindi dalla rabbia di Jonny alla perdita del controllo creativo, scontratosi con i membri più compiacenti che hanno portano all'implosione della band nel 2010. Risorti dalle ceneri con una nuova line-up ( Eoghan Clifford - figliastro di Johnny Squire - , Stephen Evans e Jonny ) emergono come unità più musicalmente intelligente ed esplosiva, dove la voce ed i testi di Brown possono finalmente essere ascoltati nella loro pienezza senza riarrangiamenti sterili e l'album autofinanziato, è stato prodotto da Tim Hampton a Chapel Studios nel Lincolnshire. Evans e Brown sono uniti in un lavoro di chitarre che è più arte che tecnica dove diventa impossibile scegliere se si tratta di uno o due. La voce di Brown è un ringhio tra Strummer e Bowie e si inserisce come una bestia nel pezzo:' UK Blues ', che non solo è un invito alla rivolta, ma anche una vecchia canzone scritta due anni fa "dolorosamente" elegante e ben arrangiata. ' Postman ' è una canzone che parla di come si possa ancora rompere il piccolo e mediocre "conservatorismo" di un ente parrocchiale, esplodendo in qualcosa di molto più bello e armonioso. In effetti, questo è ciò che sembrano i Twisted Wheel al loro meglio: più leggeri sventolando ballate incredibili che sono ancora pura poesia di osservazione e di spirito come nel testo di: ' double yellow line '. I Twisted Wheel sembrano essere una band snella con niente di superfluo o messo a casaccio che ha avuto una buona produzione piuttosto che un suono retrò-acustico. Questo è il suono che stanno producendo e lo si intravede con la canzone: ' Bored ', dove vi è un botto rimbalzante di suoni che vanno a finire nella seguente: ' Merry- go-round ' ed anche qui si crea la metafora surreale di: pleasuredom at its worst. Le chitarre potenti creano un suono che è come una voragine di sentimento che risuonana come ci fosse una Gran Bretagna riconoscibile in tutto il suo dolore pre-apocalittico. Il piacere di questo album è dato soprattutto dall'evidente esaltazione nell'essere riusciti a resuscitare una macchina da concerti come questa band. Allo stesso modo assistiamo al suono dei Twisted Wheel, selvaggio come sempre, ma questa volta, più intelligente. Si tratta di pura gioia, come una corsa profonda di melodia e di suono che si ottiene solo quando scaturisce naturalmente dall'artista. I Twisted Wheel sono la band che ha lavorato per ricostruire il sepolcro di questa resurrezione del suono prima di fracassare fino a quando il suono diventa il sepolcro esso stesso.

Scasso  20/03/2014


William Claxton & Joachim E. Berendt - Jazz Life - Taschen - Libro

Ai primi di ottobre del 1959 - ricorda il fotografo nell'introduzione - ricevette una telefonata da un critico tedesco che in perfetto inglese, si presentò come Joachim Berendt. Questi gli proponeva una collaborazione per illustrare un volume che avrebbe documentato i multiformi ambiti del jazz negli Stati Uniti. L'offerta era generosa (settemila dollari) e Claxton pur dovendo lasciare per qualche mese la giovane moglie, decise di accettare. I due affittarono una Chevrolet Impala e partirono. Il critico col suo registratore Nagra ed il fotografo con le sue fotocamere: dalla nuova (per allora) reflex Nikon F, alla classica Leica M3 e alla vecchia Rolleiflex, regalatagli da Richard Avedon. L'itinerario prevedeva di partire da Manhattan, passare da Philadelphia e Washington, scendere a New Orleans e poi andare a Memphis, Chicago, St.Louis, Detroit, Kansas City. Quindi fermarsi in California (con una sosta al festival di Monterey), andare a Boston, Newport e ritornare a New York. Il libro può essere affrontato in due modi: chi non conosce le lingue può affidarsi alle centinaia di foto, bellissime ed evocative, che meritano più di uno sguardo superficiale. Molte di loro fissano la specificità psicologica di un artista, evidenziando aspetti del suo percorso musicale o esistenziale: un esempio sono la celeberrima istantanea presa dall'alto del giovane Ornette col sassofono di plastica oppure quella di Art Pepper in cima a Fargo Street - Los Angeles - in una pausa dal carcere, con il precipizio alle spalle pronto a inghiottirlo. O quelle meno note di Joe Albany, Sam Jones e Charles Mingus a Newport, di rara intensità. A differenza di ciò che pensava Claxton ("i libri fotografici sul jazz sono tristi") le immagini di questo volume sono spesso estroverse e solari. Si vedano la posa serena di Scott La Faro a Monterey, quella gioiosa di Charlie Mariano e Toshiko Akiyoshi, in posa nella cabina per le foto tessera, il quintetto di Cannonball Adderely sulla spiaggia di Santa Monica, Thelonious Monk sorridente al tavolino di un bar che sorseggia un drink....

Scasso  07/03/2014


Screamin' Jay Hawkins - What That Is! - Philips Rec. - CD/LP

Questa che vedete non è un vero e proprio LP, ma una delle innumerevoli raccolte vinilche (contenente 12 brani classici del suo repertorio) uscite tra i 60's ed i 70's (e più precisamente nel 1969) di questo artista americano dedito al Blues ed al R'n'B!! Ma iniziamo col darvi un breve spaccato di questo che fu uno degli artisti più amati dai Teds e dai Mods: Hawkins incomincia la sua carriera musicale nel 1951 come pianista jazz in accompagnamento al più noto chitarrista Tiny Grimes. Debutta invece l'anno successivo con Why did you waste my time, assieme a Grimes and his Rockin' Highlanders, brano che precede di qualche anno il grande successo I Put a Spell on You. Le canzoni successive - tra cui si ricordano Hong Kong, Yellow coat e Alligator wine - hanno pure un buon riscontro, ma senza raggiungere i fasti di Why did you waste my time. Dopo la realizzazione di I put a spell on you, un dj offre a Hawkins 300 dollari per emergere da una bara durante un suo spettacolo: l'artista accetta e ogni esibizione inizia appunto con Hawkins che esce dal feretro. Nei suoi spettacoli, Hawkins veste eccentrici costumi dorati e leopardati. Seguono altre hit come Constipation blues, Orange colored sky e Feast of the Mau Mau. Tra gli anni sessanta e settanta - soprattutto in Europa - diventa molto popolare, tanto da partecipare anche in alcuni film come Stranger than Paradise (1983) di Jim Jarmusch e nel 1997 Perdita Durango, con Javier Bardem, diretto da Álex de la Iglesia. Nel 1985 collabora con i Fuzztones, mentre nel 1991 realizza il disco Black Music For White People e poi collabora con i Dread Zeppelin per il loro disco, It's Not Unusual. Nello stesso periodo va in tour con i Clash e Nick Cave, oltre a partecipare a molti festival blues. Muore il 12 febbraio 2000, dopo un'operazione per un aneurisma.

Scasso  24/02/2014


The Rifles - None is the wiser - Cooking Vinyl Rec. - CD/LP

Con la line-up originale al suo posto; dopo il bassista Robert Pyne e il batterista Grant Marsh è tornato all'ovile, a fianco di Joel Stoker e Lucas Crowther, Chingford dove spera di rompere lo status di band culto ad una piu' larga sfera di fans. Fin dalla loro formazione nel 2004 , tre album hanno visto la luce del giorno: quello di debutto "No Love Lost" nel 2006, che ha introdotto il quartetto come mod (in particolare The Jam) dove vi sono influenzanti 'portrayers' di eccitante rockpop. Mentre con: "The Great Escape", si seguita nello stesso modo, nel 2011 l'album: "Freedom Run" li vide in evoluzione, con un movimento verso un più grandioso pop orchestrale destinato ad evolversi verso luoghi come l'acid rock e la psichedelia, dove la sezione ritmica è stata completamente sostituita per motivi finanziari, da artisti del calibro di Garda Lee Burgess e Kenton Shinn. I cambiamenti probabilmente hanno deluso alcuni fan più accaniti, ma anche l'artista più saggio sa che con la stessa melodia non si può semplicemente vincere di nuovo sul mercato discografico. Ora la band si vede più ottimista, con melodie incisive ed abbondanti, dove ancora una volta la band probabilmente riflette su dove sono i loro punti di forza andando a pieno ritmo nella loro direzione precedente. Infatti, con l'approccio fiducioso ed il conforto nella propria identità si torna a splendere attraverso tutta la nuova offerta di suono in questo album, dove sembra che l'unica cosa che ha causato esitazione o dubbio sia stato il titolo dell'album stesso, a quanto pare il nome nasce dopo una conversazione su come dovesse essere intitolato, ma nessuno si reputò "Il più saggio" a decidere e fu così che nacque: "None the wiser". Il primo singolo estratto dall'album "Mile minute" apre la collezione di 'alta moda del tempo', il suo incessante e persistente riff di chitarra conduce in un orecchiabile coro non troppo diverso da quelli usati da bands come: The Strokes, mentre la rimbalzante e quasi rockabilly "Heebie Jeebies" che è il secondo singolo ed è molto veloce, ha un'iniezione brillante di ritmo e potenza indie pop che invierà i seguaci della band a ricordi ad un album chiamato Mayhem composto dall'artista rocker irlandese Imelda May. "Go Lucky" continua lo slancio con un'influenza Jam che apre prima di "All I Need" che rappresenta un altro brano orecchiabile dove è difficile non apprezzare la sua percussione rimbalzante ed armonica di guitarpop. Una discendente linea di chitarra di tre note, accordi di organi e tamburi tribali si combinano per produrre la coinvolgente "You win some", che sicuramente non sarà fuori luogo prima un dramma tv come Waterloo Road, dove il brano ​​riflettente colonne sonore per fiction della TV Inglese come "Yesterdays is over and wont be back again". L'atmosfera sbarazzina dell'album prosegue con "Catch her In The Rye" dove si ricalca lo stile rimbalzante ed esuberante dei The Kooks, mentre "The hardest place to find me" e "Shoot from the lips" ricorda il suono più lento e ritmico degli Arctic Monkeys . Il penultimo brano "Electric eccentric" è un altro pezzo di guitar powerpop che vuole diventare un punto fermo del nuovo suono della band, dove la chiusura la si ha con "Under and over" che arrotonda i suoni rendendoli fuori dal tempo. "None is the wiser" è un lavoro altamente divertente con un suono in levare di indie rock. Pur godendo di notevole sostegno da una solida: 'fanbase', The Rifles non hanno mai veramente ottenuto il riconoscimento che band come The Kooks o anche The Enemy hanno goduto in passato. Ma questo disco potrebbe essere il biglietto per trasformare tale status, ovvero quello di 'cultband' in qualcosa di molto più grande .

Scasso  03/02/2014


Graham Marsh - Michael Caine 1960's - Reel Art Press - Libro

In Inghilterra ero un attore londinese, ma in America ero solo un attore . Dalle sue umili origini proveniente dal sud di Londra, Michael Caine è cresciuto per definire un decennio di fiducia sul London style: sicuro e soave nel suo stile britannico. Con la sua no-nonsense, laconica uscita sulla scena: occhiali di tartaruga e vestiti sartoriali perfetti ad incarnare una nuova classe di eleganza e da allora assiociato all'iconografia degli swinging sixties. Il suo impegno sulla scena cinematografica è stato per carattere totale ed ha perfettamente incarnato le icone cinematografiche come Harry Palmer, Alfie Elkins e Charlie Croker mettendo uni sigillo nella coscienza pubblica che nel giro di pochi anni lo eresse all'estabilishment di anti - eroe britannico. Raccolti in questo splendido libro si hanno una miniera di fotografie rare e mai viste prima catturate sul set con le preparazioni di Michael Caine e la vita off-screen, nonché stills prese, mentre stava lavorando a molti dei suoi più grandi film tra cui: Zulu, The Ipcress File, Alfie e The italian Job. Le foto hanno catturato momenti e situazioni in cui ha posato per immagini pubblicitarie ed all'interno di questa splendida compilation si vede un Michael Caine confortevolmente fianco a fianco con artisti del calibro di: Terence Stamp, Roman Polanski, Shelley Winters, Shirley Bassey e Mia Farrow o mentre stava prendendo sua madre a una premiere di un film o a godersi il pranzo con suo fratello. Michael Caine può essere visto per essere uno dei pochi attori iconoclaste ad aver pienamente abbracciato la sua fama pur rimanendo saldamente radicata nelle sue radici di classe operaia. Queste 128 pagine di questo libro con copertina rigida ed accattivante contengono più di un centinaio di immagini impressionanti dove si cattura l'umore, il modo ed il metodo di un uomo a suo agio tra stelle del cinema come lui. Revel nei 60's, sempre con la sigaretta in mano, fresco in abiti eleganti e sex appeal dell'originale eroe della classe operaia britannica che, in questo nuovo volume: Michael Caine 1960, da una sofisticata edizione dalle riproduzioni di immagini rare e che raccontano di un vero titano del cinema britannico. Pochi attori Inglesi sono stati il mito di una intera generazione e dei Mods...bene, lui è stato uno di questi!!!

Scasso  24/01/2014


Nick Waterhouse - Time's all Gone - Innovative Leisure Rec. - LP/CD

Una figura bianca con occhiali da sole che nel 2012 imbraccia una Gibson 335 anni 50 fa un certo effetto. E' un po' come ribadire che i bei tempi sono andati e che non ci resta che piangere sul latte versato da altri. Nick Waterhouse da Los Angeles, CA non è un nostalgico; figlio degli 80 (classe 1986) esprime in musica il bagno nell'oceano di un'America che è stata e che qualcuno, probabilmente aldiquà delle grandi acque, vorrebbe ritornasse. Un'America dai pensieri bianchi in corpi neri, in cui un sassofono e una chitarra sporcavano l'aria con il primo r'n'b e il boogie alla Little Willie John oppure alla Fats Domino. Derivato dal toxic jazz e quindi dai lamenti dei campi, l'r'n'b di Nick Waterhouse non vuole passare per un revival nudo e crudo di ciò che è stato, quanto per una rilettura contemporanea del mito. Così l'album si snoda tra le dinamiche e vibranti "Some Place" e "(If) You Want Trouble" sulla linea di un John Lee Hooker qualunque. La voce, sempre ottimamente corrisposta dalla baritonale del sax, è ariana, non intona cantilene black perchè si avvale di un duo femminile, corale e mulatto. L'inizio di "Time's All Gone" - esordio discografico per Waterhouse, già produttore tra gli altri degli Allah Las - è una salita: "Say I Wanna Know" arranca il passo, che è stanco e fedele ad un padrone proprietario di campi di cotone e canna da zucchero e anche le lacrime di "Teardrop Will Follow You" cadono sulla stessa direttrice. A trovare spazio sono anche incursioni centratamente fifties, "Don't You Forget it" e gli accenti di "I Can Only Give You Everything" alla The Silhouettes ne sono l'esempio. Ma forse, l'immedesimazione più forte, più romanticamente legata al primo tempo delle mele, la ascoltiamo in "Raina", una dichiarazione d'amore salivare carica di sentimento, con vissuti alla Morphine per certi versi. Nick Waterhouse ragiona adesso, nel qui e ora, pensando al passato e nella chiusura spezzata di "Time's All Gone" l'esplosione di suono e concetto sono un lieto epilogo per il debutto della voce bianca del boogie targato anni Zero.

Scasso  07/01/2014


The Excitements - Sometimes too much ain't enough - Penniman Rec. - CD/LP

"Sometimes too much ain't enough" è il secondo album per Penniman Records, di questa band catalana che ha ampiamente sostenuto il repertorio a differenza di "The Excitements" (2011) il loro primo album composto esclusivamente di "covers", ed entrambi prodotti da Mike Mariconda. Il nucleo della band è il chitarrista Adrià Gual e il bassista Daniel Segura, oltre alla già citata Koko Jean Davis, la cui presenza scenica richiama potentemente Tina Turner nei suoi anni più giovani e la sua elettrizzante performance con le Ikettes e suo marito Ike. A livello di analisi, Koko Jean Davis è come un buon vino con un sacco di sfumature e aromi. Ricorda Tina Turner, sì, ma anche a Etta James, Big Mama Thornton, Aretha Franklin e Nina Simone. Tutte queste influenze servono per affrontare una canzone sulla base del primo-soul degli anni sessanta del secolo scorso, che e' stato figlio del suono torrido del R&B e del Gospel dalla fine degli anni Cinquanta. L'LP ha una dozzina di canzoni molto potenti come: "Ah, ah, ah" o "I belive" (composto da Enric Bosser, anima della Penniman Records) che non consentono all'ascoltatore di rimanere fermo un minuto. Ognuno di loro rilascia energia a scatti: "Sometimes too much ain't enough", ha il grande pregio di non dare un secondo di tregua. Si tratta di una forte esplosione di metodi classici e ritmi registrati con trucchi dell'epoca, come hanno fatto i grandi artisti del genere al momento. Questo secondo album non delude chi cerca la riconciliazione con la musica nera e/o stanchi di cercare di reinventare la ruota ad ogni nuovo ascolto musicale. E 'un album che trasuda autenticità ed una onesta proposta musicale e sarà una lettera eccellente nei numerosi concerti che la band ha programmato per la Spagna e l'Europa nelle prossime settimane.

Scasso  07/01/2014


The Pepper Pots - We must fight - Double back Rec. - LP/CD

The Pepper Pots hanno pubblicato il loro nuovo album il 12 novembre scorso, intitolato: "We must fight". Hanno all'attivo 10 anni di vita e 6 album, vari tour mondiali con tappe negli Stati Uniti, Giappone, Inghilterra, Francia, Russia e Germania e partnership con alcuni dei i più importanti artisti del passato e della storia recente della musica Soul (Binky Griptite, Eli 'Paperboy' Reed) (Impressions, Maxine Brown). 10 anni che sono serviti a maturare la loro idea di musica Soul e che hanno fatto scuola per ottenere il loro miglior album, un balzo in avanti in termini di testi e di sound della band. "We must fight" è un album con molti cambiamenti, il più evidente lo troverete alla voce per la prima volta nella storia del gruppo è costituito da un duetto: Adriana Sima Prunell e Aya, che sono responsabili per le voci, moltiplicando il loro effetto emotivo in tutto l'album a grandi altezze. Forse aiutate in alcuni dei testi più personali che riflettono i problemi sociali ed il loro bisogno di cambiamento contro l'ingiustizia sociale, senza trascurare il gruppo attraverso: divertimento, gioia, vitalità e lettere d'amore che ad oggi sono l'altro grande lato di ispirazione per il disco. Proprio come i testi e la voce, il sound della band ha continuato ad evolversi, unendo il suono Motown, che li ha resi uno dei gruppi fondamentali della "nuova scena Soul" europea, con radici profonde nel Soul dei fine anni '60 / primi anni '70, ed arrangiamenti spettacolari quali: corda, percussioni, tastiere e chitarre, dove il loro sound dotando già un grande spessore musicale viene sottolineato con l'album precedente: "Train to your lover" Per registrare l'album nuovo invece, i Pepper Pots sono tornati a lavorare nel proprio studio, attrezzato con materiale analogico dall'età d'oro del soul, e sono tornati a contare, per la co-produzione, con Binky Griptite voce dei Dap Kings, uno dei più grandi nomi della nuova ondata Soul che ha lavorato tra gli altri con artisti del calibro di: Amy Winehouse, Janet Jackson, Sharon Jones, Lee Fields, Lily Allen, Ghostface Killah, Nas o Robbie Williams. Su questo lungo elenco di nomi, i Pepper pots hanno l'onore di avere coinciso con questi artisti in innumerevoli occasioni nel corso degli ultimi cinque anni, stabilendo legami da Girona a New York che possono essere considerati quasi un "biglieto da visita" piu' che prestigioso.

Scasso  07/01/2014