UOMORAGNO MOD CLUB MILANO ITALY HOME PAGE

  Recensioni  


Archivio anni precedenti


Capodanno Mod + Soul. Pisa. 31/12/2004 – 01/01/2005

Ouch… è passato quasi un mese, ma ho avuto poco tempo e pochi neuroni per fare un po’ di memoria su come, il capodanno pisano, si è rivelato –almeno per me- il migliore evento al quale mi è capitato di assistere da quando mi sono trasferito in Italia. E anche se mi aspettavo (e credo di non essere l’unico) un pochino più di gente; le trecento e passa persone presenti sono riuscite a creare, comunque, un gran ambiente. Il ritrovo al Pub del venerdì sera emanava una comune gran voglia di divertirsi e presagiva un molto positivo posteriore sviluppo di una allnighter che, intelligentemente, ha optato per la formula delle due sale, formula alla quale, in Spagna, ci siamo abituati in eventi quali Euro Ye-Yé e S.O.U.L. Una formula che soddisfa un po’ i gusti di tutti e permette un approfondimento negli stili trattati nelle diverse sale Per quanto mi riguarda passai la serata del venerdì praticamente rinchiuso nel Soul Ghetto, ad assaporare i sets dei DJ invitati dei quali, devo dire, nessuno merita meno di un 9,9 periodico su 10. E sono hipercritico! Northern Soul (Exits, Seven Souls, Darrow Fletcher, Roy Hamilton… se mal non ricordo…), Soulful Rhythm and Blues (Lonnie Lester, Mark Rice, Etta James,…) ed alcune gocce di 70s Soul e X-Over (ahhhh… il classico Benny Troy, Dee-Dee Sharp, Jive Fyve…) furono sputate dagli amplificatori con vera e propria maestria. Quindi, un forte, fortissimo applauso per Roccia (eccellente anfitrione, fra l’altro), Mary, Peter, Marco, Barbara (ci vediamo presto in quel di Mezzago!!!), Meni, Diego e (“l’amico ritrovato”) Dodo (cazzo!!!, spero di non dimenticare nessuno) per offrire un’entrata d’anno cosi spettacolarmente immensa e intensa. L’altra sala la visito in occasione dei sets di Nancy e Michele. Lei, con un eccellente set di Rhythm and Blues + Early Soul + Boo-Ga-Looo; lui, con un bel set di SoulJazz, Early Funk e Organ Grooves. L’allnighter arriva alla sua fine verso le sei di mattina, ora nella quale sgusciamo fuori dall’Indian’s Club con lo stesso aspetto degli Zombie antropofagi dei film di George A. Romero. La prima alba del nuovo anno riesco a vederla dalla finestra dell’albergo, pochi secondi prima di entrare in coma. Anno nuovo, vita nuova? Sto’ Cazzo! È sabato 1 gennaio. Mezza Pisa è chiusa. Quasi tutta la gente che la sera prima è stata all’Indian’s ad affollare le piste da ballo (almeno quella della sala Soul), è tornata a casa. Quando arriva la sera ci rechiamo al Pub. Mmmm… poca gente, pochissimi i milanesi. Marco mette alcuni dischi di R&B e Soul, le birre si aprono spazio attraverso le nostre viscere con il vigore con il quale dell’acido che viene gettato nell’acqua del gabinetto, ripulisce le tubature che lo connettono alle fogne. L’ambiente è decisamente tranquillo; “hangoveroso”. La promessa come seconda allnighter inizia verso le 23.30/ 24.00 e vede, pressappoco una sessantina d’anime congregate attorno ad una pista da ballo che, pure se la qualità della musica è ottima, non riuscirà a riscuotere un pieno assoluto in tutta la notte per più di tre pezzi di seguito. L’eclettica selezione vede un mix di tutti gli stili toccati durante il weekend. Da Terry Callier a Crabby Appleton; da Bobbie Smith agli Squire; da JJ Jackson ai Carnaby. Verso le 3am Pisaniello chiude con alcuni classici Motown, Revival 79 (per fortuna niente “britpop” né indie pop), e alcuni classici 6ts con un finale con il, oramai overplayed da oltre 10 anni, “Bert’s Apple Crumble”. Questo, però, sembra animare alcuni degli assistenti più giovani a lanciarsi in pista a ballare. Ma neanche questa immagine commuove il fariseo figlio di puttana del gestore del locale (classico esempio di “ho fatto cassa, mando tutti affanculo”) e, verso le tre e qualcosa, la fredda notte toscana ci accoglie con tutta la sua veemenza. Impossibile non ringraziare di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile un così bel weekender. Action e Leaning Tower crews, innanzitutto, ma anche gli incredibili DJs di ambedue le sale (tra gli specialisti di bianco ho potuto ascoltare FrantZ e Carlo Espero, con rispettivi eccellenti sets di Hard & Psych) e un ambiente unanimemente deciso a divertirsi e a passarsela più che bene. Speciali abbracci per i numerosi milanesi, nonché per i “fratelli” genovesi incontrati per l’occasione. Il viaggio di ritorno in piedi nel corridoio di due squallidi treni intercity preferisco non raccontarvelo, comunque, a mo’ di osservazione, vi posso dire che si viaggia più comodi nel trenino Brahmapur - Nuova Delhi (India) che in alcuni convogli delle ferrovie italiane. Arghhhh…

AlbertZZZ  04/09/2004


Serata Maximum Speed, sabato 18 dicembre 2004 – Genova (tanto per cambiare)

Ed eccoci di nuovo a Genova. Oramai, il capoluogo ligure sembra una perfetta alternativa al vuoto notturno milanese e, d’altronde, l’ambiente delle serate genovesi è ottimo. Certo, un pochino d’attivismo da parte dei Milanesi (specialmente i più giovani) nel cercare di creare qualcosa di autoctono nella capitale lombarda sarebbe, senz’altro, una buona notizia e spero che, presto, si avveri un desiderio di creare dell’attività al di fuori da certi canoni prestabiliti che sembrano caratterizzare la squallida nightlife che sopportiamo. Comunque torniamo alla festa natalizia offerta dai ragazzi di Maximum Speed nella solita Rampetta. Come è abitudine, le serate Maximum Speed cercano nella varietà di diversi suoni 60s (e non solo) di soddisfare diversi pubblici, altrimenti difficilmente conciliabili (se non per amicizia personale). Ed è cosi che, da pressapoco mezzanotte, e fino alle cincque, i cinque Djs alternano suoni che spaziano dal Northern Soul e Early Funk (gentilezza d’Andrea “Made”) a Psych & Hard Rock (sopratutto il veterano Carlo e il guest DJ, Henry), passando dal Latin Boogaloo & Jamaican Vibes (Simone) e con alcune note di Revival e Power Pop offerte dall’ospitale Piergiorgio, nella qui casa poltriremo poi fino alla mattina seguente. Quindi, una serata nella quale si ascolta da Billy Stewart a Neil Young, dai Housemartins ai Cherry Slush, da Ray Barretto a Larry Trider (glorioso “Carbon Copy”). Da in-demanders eterni quali “My Love is Getting Stronger” (Cliff Nobles) o “Love Maker” (Calum Bryce) a classici come “Going Underground” (Jam), “The People in Me” (Music Machine) o “That’s My Girl” (Dee Clark). Da Gavin Hamilton ai Rupert’s People passando dai Style Council e, poi, dai Chords. Tutto un po’ più ordinato di come la sto mettendo giù io. C’è anche un po’ di spazio per alcuni vecchi, vecchissimi ricordi (“Skying in the Snow”, “Love Really Hurts Without You”, “(At the) Discotheque”...), ma io non sono troppo nostalgico e ci tengo molto di piú a scoprire nuove cose o, tuttalpiú, a riscoprire pezzi che siano invecchiati meglio. Un’altra domanda che mi sorge è se non sarebbe anche il caso di suonare gruppi nuovi. Evidentemente non parlo della merda che la MTV o il NME cercano di venderci (it’s a hyyyype?), bensì di quegli artisti che, comunque, propongono, sia dal vivo che sui loro dischi, suoni perfettamente accettabili per eventi del genere di quello che ci occupa. Etichette come Blow It Hard, Daptone, SoulFire, Trouble & Tea, Butterfly, One Note/ Cooker, Timmion... offrono alcuni newies esorbitanti che riuscirebbero (e, di fatti, riescono) a riempire qualsiasi pista. Insomma, la festa finisce alle cinque, in mezzo a un implacabile duello a base di Hard & Psycho tra Carlo e Henry e andiamo a fare colazione anche se, grazie al freddo ligure, mi sovviene un male bestiale alla tempia, come se mi avessero mollato un’ iraconda cinghiata. Cazzo, penso allora in mezzo alla mia incazzatura viperina, sono fatto per climi caldi, io. Grazie di cuore a tutti i presenti e all’organizzazione il poterci offrire la possibilità di sfuggire ogni (non) tanto dal vuoto lombardo. Quindi, un abbraccio a Andrea, Simone, Carlo e Piergiorgio. Speciali saluti agli alquanti milanesi recatisi per la serata (Gabriele, Palla, Rei, Martini... ya’ know who you are) e, specialmente, a Beppe. L’ora trascorsa in macchina a cercare parcheggio mentre smadonnavi è stato uno dei momenti più divertenti dell’intera giornata. Ci si becca in quel di Pisa.

AlbertZZZ  04/09/2004


Adventures thru talcum mist. Genova 4 dicembre 2004

Una serata di Northern e Modern Soul; questa, la premessa per spostarci verso il capoluogo ligure alla ricerca di suoni neri vintage. Guest DJs dovevano essere Roccia e Mr. Meni, oramai celebri conductors pisani che non sono riuscito ancora ad ascoltare. Purtroppo questa volta non gli è possibile recarsi al Bar Fly genovese e quindi mi rassegno a godermi le loro sessioni per un’altra occasione. Fa freddo a Genova, il che rende quasi impossibile dare un’occhiata decente ai dischi esposti alle bancarelle per strada. D’altronde, tre enormi casse piene di 45 di Soul e R&B mi attendono presso Modern Groove quindi ci avviamo verso il mitico negozio. Le premesse della serata si avverano in negozio e si ascolta (e compra) diverso materiale discografico, in mezzo a interessanti conversazioni, aneddoti e un non scarso numero di viandanti che entrano in negozio per domandare a Piergiorgio i dischi più improbabili (“scusi, ce l’ha il disco natalizio che non è proprio il tipico disco natalizio?”, “scusi, canzoni natalizie per bambini in cassetta?”). Giunge l’ora della festa e, nella piccola sala da ballo dell’esiguo locale si sentono magiche note di Northern Soul, dai classici, selezionati da Piergiorgio, a materiale un po’ meno abituale scelto con squisitezza da Barbara e Diego. È la prima volta che ascolto i dischi di entrambi e rimango molto impressionato, specialmente alla fine, quando alcuni grandi pezzi di Modern (4 Below Zero, Skullsnaps, Benny Troy) chiudono una serata dove si è ascoltato da Judy Street alle Shirelles, da Frank Wilson agli Showstoppers, da Tommy Neal agli Exits… Sono le tre, ma la notte si prolunga fino a mattina inoltrata in casa di Barbara (dove abbiamo occasione di ascoltare ancora dell’ottimo Soul + Rhythm and Blues) e, poi, in casa del nostro anfitrione, Mario, dove, ancora, la formula si ripete e si ascoltano diversi pezzi. Il giorno dopo, con la testa a pezzi, si riparte per Milano con il buon sapore in bocca che lascia la degustazione di alcuni di quei piccoli oscuri oggetti del nostro più fervente desiderio. Un abbraccio a Mario (mille grazie per la tua ospitalità!!!!), Barbara, Diego, Piergiorgio, Francesco & Valentina, e tutta la gente che è riuscita a creare, in quel piccolo locale, un ambiente caldo, magico, ultra accogliente, a presto.

AlbertZZZ  04/09/2004


Genova: serata Maximum Speed (Sabato 16 Ottobre 2004)

Sabato 16 ore 19.30: Dopo un sostanzioso aperitivo saliamo, Alvarito e io, alla macchina di Mr. & Miss Marcone “Mojo” per avviarci verso Genova dove, due ore scarse dopo, ci attende Bruno per guidarci al punto di ritrovo, la birreria Polena. ore 23.00: Dopo una cenetta piuttosto sul frugale, arriviamo al luogo della festa. Ve lo descrivo, trattasi di un vero e proprio buco nel quale la ventilazione brilla per la sua assoluta assenza. D’altra parte, l’amplificatore è rotto e non è possibile, per i diversi DJ della serata, suonare neanche mezzo disco. ore 01.30: Dopo una rapida corsa contro il tempo (tutta la rapidità che si può aspettare a quell’ora), i ragazzi dell’organizzazione riescono a sistemare l’amplificatore e, d’ora e fino alle 5.00 (più o meno), comincia la allnighter. Si succedono, durante la serata, diversi stili che spaziano dal Psych Beat al Northern Soul con immancabili escursioni nella musica giamaicana e alcune revolverate di Mod Revival e (ay!) Brit Pop. Si trova anche un piccolo spazio per un po di X-Over e Modern Soul scelto da Marcone che, peraltro, non sembra entusiasmare a quasi nessuno (peccato!). Trovo a mancare più Soulful Rhythm and Blues, più Boogaloo e qualcosa di early & deep Funk (Latin Breed, James Brown, Lil’ Ray… where are thou?). Birre, fumo, un caldo infernale e un poderoso overbooking accompagnano la serata, che concludiamo, Alvarito ed io, addormentandoci sul tappeto di Piergiorgio tra risate e scene di profonda subnormalità e bizarrismo. Domenica 17 ore 12.30: Dopo un sonno non troppo riparatore, divoriamo la focaccia offertaci da Piergiorgio & Family e usciamo per Genova dove mangiamo, beviamo carajillos de ron e ci raduniamo per tornare, stanchi morti, verso Milano. Arrivo a casa, ceno Dopodiché crollo! Saluti ed abbracci a Pier, Carlo, Mario, e i genovesi (e dintorni) conosciuti quella sera. Altri saluti a Frank “Les Playboys” di Nizza e, come no, ai milanesi venuti alla festa (Fabrizio und Francesca, Scasso und Valèrie, e… dimentico qualcuno?).

AlbertZZZ  04/09/2004


MODSTOCK - Londra 28-29-30 maggio 2004

Arrivati io e Pier a Londra per il venerdi' delle serate, e dopo una puntatina a notting hill, ci dirigiamo a Covent Garden dove Daniele di Venezia ci aspettava con Bea e Rosa, due ragazze del giro freak spagnolo che non guasta mai. Dopo i classici convenevoli si aggiunge alla truppa anche Carlo Sesto, che con il suo fare da pappa portoricano cerca gia' di accalappiare una delle due chicas, naturalmente andra' in bianco.. La sera verso le 8 arriviamo al Rocket per prendere il bigliettone delle tre serate che ci permetterebbe (notare il condizionale) di entrare anche al pomeriggio, ma noi che siamo troppo superiori snobbiamo il tutto dormendoci sopra letteralmente, e perdendo quasi tutti gli eventi pmeridiani, unico visto, non per volonta' nostra, ma perche' concomitante con la voglia di acuistare ai banchetti e' stato il concerto degli apemen di saarbruchen, quindi niente go go girls e sfilata di abiti originali 60's, sigh sob. Ma veniamo alle tre serate, la prima che contava circa 800 persone non tutte necessariamente mod, questo per la precisione di cronaca, ha visto il concerto dei Pretty things, che a parte qualche classico di R&B bianco degli albori hanno fatto quasi tutti i pezzi del loro periodo psichedelico, quello di S.F.Sorrow, per intenderci, con logo dei New Untouchables e filmati pop art che ruotavano sul palco, un vero Circo Medrano da paura la serata poi veniva divisa nella sala dei concerti con selezione di Mod classic 60's hits sia bianche che nere e nella sala piccola sottostante early r&b e classic soul, veniamo poi alla beat o freakbeat room, che consisteva in uno spazio a lato della saletta quindi un rettangolo con par e dancefloor fatto a elle, li' per tutte e tre le serte si e' scatenato l'inferno in terra, noi tre con le ragazze freak di Bilbao e Barcellona abbiamo fatto un delirio della Madonna scene da film anni '70 con l'aggiunta di additivi alcolici e non abbiamo ballato tutti sino alle 6 e mezza del mattino per tutte e tre le serate. Veniamo ora ai concerti dei Creation con l'ormai unico leader che e' il chitarrista, devo dire che sono stati fantastici, hanno fatto tutti i pezzi che hanno praticamente composto suonando piu' di un'ora e mezza e inframmezzandoli con la composizione di un quadro pop fatto con lo spray su telona rappresentante due esse rosse bordate di nero in un sole viola, ma il clou lo si e' raggiunto con gli Action la domenica dove Lee Miller in alcol delirava gia' che dovessero venire gli Oasis e Paul weller a vedere il concerto, un grande anche perche' non si reggeva gia' in piedi alle 9 di sera, naturalmente delle palle galattiche, comunque si e' raggiunto il tetto di circa 1100 persone, un vero girone dantesco, un'inferno, fortunatamente il tutto e' finito dopo il loro concerto, dove molta gente ha lasciato il locale ,noi siamo rimasti comunque un po' delusi dall'acustica che veniva suonata all'interno del Rocket, un teatrone enorma, si rifrangeva da tutte le parti, per fortuna l'ultimo giorno sara' stata la stanchezza, saranno state altre cose, ma mi e' embrato tutto meglio.La cosa migliore di tutto e' stata comunque conoscere nuova gente come dico sempre di fare ai raduni un grandissimo Felix e novia, ai ragazzi di Madrid e Saragozza, e un salutone a Eneida, Joaquin, Rosa di Barcellona e a Bea e Leire di Bilbao ma residenti a Londra e a Shon P.S. anche a dirty Bertie e Francois e Jack che gli ho visti in splendida forma soprattutto il primo con il fazzoletto per tamponare il naso era splendido.

Scasso  04/09/2004


Aprile 2004: - Rimini -

Con ancora la mente un po' annebbiata dal weekend, cerco di mettere insieme i ricordi! È lunedì, sono le 20.30, sono in cucina della nonna in pigiama, son completamente afona [ma non preoccupatevi, la radio che ho mangiato da piccola ha già cominciato a risintonizzairsi grazie agli antibiotici ordinatimi dal farmacista martedì mattina esterrefatto dal fatto che riuscissi a esprimermi solo a gesti..ho avuto paura di non poter parlare più!!] e sto già facendomi la camomilla… sono distrutta e probabilmente erano AAANNI che non lo ero così. Uno dei Rimini in cui mi sono divertita di più, anche se è stata dura constatare ancora una volta quanto tutto senza il dani sia completamente diverso…sempre con noi, sempre con te… Partenza scoppiettante in treno sabato alle 12.00 io, il mio angelo custode ray, miki, peppe e gino con i suoi pesi gravosi e le sue "perlate" (perle di saggezza che alla fine sono solo pirlate!!) che coloriranno le giornate di toni irripetibili: grande ginetto, mi hai fatto spaccare! Arrivo puntualissimo in quel di Rimini e, temprata dai 3 giorni a casa mazzi di due settimane fa, arrivo anche in netto anticipo sulla tabella di marcia al "viaggiare informati" (per i non esperti il comune Cheers, vero gino?!) ove comincio a cibarmi di una di quelle 3 piadine che hanno fatto compagnia alla birra in sti 3 giorni! Le birre invece arrivano in fretta a 4 e il mio alcolismo galoppante (eh eh scasso come ai vecchi tempi!) si fa evidentemente sentire e comincia già a dare i primi segni di logorrea (come se avessi bisogno di bere x parlare) a discapito di chiunque si trovi nei dintorni!! Il pomeriggio vola via che è un piacere tra discorsi altamente culturali (del tipo felpe bianche comprate da hm!!), le fantomatiche amiche che non ho e che dovrei presentar a chi se no dice che non servo a niente, la consueta attesa della mia compare (sento la mancanza di qualcuno che mi mandi affanculo!!), l'attesa invece di chi è "tutto chiacchere e distintivo" , guinness, facce note e mai viste così spesso (eh sti romani!), acquisti di necessità di ray che mi ha incolpato di non avergli fatto portare gli occhiali da sole (e probabilmente è colpa mia che ti 6 scordato anche la cintura, vero?? N.B. il mio angelo custode quando e ovunque parcheggia, mi telefona perché poi si scorda dove ha messo la macchina e devo dirglielo io!!). La cena in pizzeria è stata come al solito delirante grazie al mio frenetico martini e alla mia combina guai preferita (azz elisa, la maglietta bianca non dovevi proprio macchiargliela dato che poi abbiamo scoperto che NE AVEVA 2 DI SCORTA!!). E via verso la serata! Tappa in albergo a infilarmi un vestito accorciato evidentemente un po' troppo da non permettermi la calza chiara..mi sento sempre così a mio agio coi vestitini e gli stivali che quasi potevo non metterle le calze!! Ubriaca al punto giusto ballo, e dico BALLO a più non posso, tanto che davvero il ginoc ne risente, parlo parlo a più non posso (e le corde vocali ne stanno risentendo!!) e direi anche che deliro quel tanto che basta (..grazie max per avermi dato retta quando la tristezza ha avuto il sopravvento..) e alla fine mi faccio convincere dal mio insegnante di romano ad andare al pub.. Quanto mai! Non certo per il pub, ma per l'arrivarci! Un'oretta circa in albergo tra Scasso in delirio completo (posizione numero 5 della ray's top five) con la matita colante e io costretta a cercar bagni in altre stanze perché lui doveva farsi la doccia (..bè, alla fine manco era il mio albergo!) Eehh, l'aria condizionata dell'Io club pare che cmq non abbia avuto effetti deleteri solo su di me, caro il mio ciccolini!! Al pub alla fine arrivo e praticamente… me ne vado! Arrivo in stanza alle 6.30 (te capiì elisa?! Quante volte me lo hai chiesto??) e finchè colei che condivide con me la suite del mirella (un corridoio freddo e con l'acqua fredda..qualcosa mi riporta con la mente ad ostia..) non decide che è ora di farmi una delle sue maratone di menate riesco a dormicchiare. Alla fine cedo e voglio cafféEE e coca cola! Per sfortuna loro incontriamo Amedeo e Renato che non riusciranno + a liberarsi di noi per tutto il pomeriggio! Dopo kinder bueno pucciati (!!) nel cappuccino, optiamo di mangiare al country house, decisione che comincia a farsi sentire (in macchina sensazione di svenimento, frasi sconnesse, mancanza d'attenzione.. o forse quelli sono gli effetti dei miei fiumi di parole??!) già in piazza kennedy fra gli scooter e le follie dell'Eleonora per andare in scooter a s.marino..il weekend ha avuto un denominatore comune indelebile e sottostante a tutto: la fame! Oltretutto la piada al C.H. è davvero ottima, ma quanto si fa attendere!! Bè alle 6 si comincia a ragionare (forse grazie anche alla prima dose alcolica della giornata!) solo che anche la testa l'accusa, così dopo i Made (bravi!) e Merinda (esilarante direi), dopo aver spiegato a robertino la mia filosofia sul concetto di "cicciottello" (non mi piacciono i ragazzi troppo magri caspita!…tendenzialmente..) decido di tornarmene in albergo coi miei accompagnatori ormai esausti dai miei racconti e che alla fine non fanno nemmeno + finta di ascoltarmi, vero Renato?? Quindi pennichella, doccetta, piada alle 10 con miki e ray, seconda pennichella con l'elisa sempre più spaccacoglioni (ti voglio bene cara!!) e via verso la seconda notte di follie!! Avendo preso 2 aulin, decido prima di non bere tanto, poi di non bere subito, poi..di bere! Quindi subito al bar perchè "son drio a morir de sè che non sto gnanca in piè"! I butei vale max e piggi al bancone a cantare i sumbu per la gioia di Gino entusiasta e senza parole per aver scoperto un nuovo gruppo da portare a milano e da proporre al capitano!!! Nella versione "canta che ti passa" farei rientrare a pieno titolo anche il mocasso che accompagnato da me e marini ci sfoggia perle di vasco come ti taglio la gola, una delle mie preferite, ottimo!! Tentata anche la via alcolica per rasserenare una cupa laura (io che sono sempre così solare, vero?!) eccomi nuovamente in pista non senza assistere a scene epiche che meriteranno la vetta nella top 5 (hi hi) E più che a Rimini sembra di essere di nuovo a Roma: la pista senza i romani direi che non sarebbe stata la stessa! Complimenti al mocasso e al tennista per i balletti che, per me, provano a casa perché troppo in sintonia!! Bravi e belli!! E nella sezione "balla che ti passa" invece ci sta pure piggi - frea- ballerino a cui vanno i miei complimenti, oltre che per i suddetti cori, le testate, finte per fotuna mia, e le sue rivelazioni fattemi sul gentil sesso..piggi, ma vaffanculo!! Sudata fradicia ancora una volta, passando in continuazione dalla zona tropicale della pista alla zona fredda del bar/tavolini ove impera l'aria condizionata, dopo discorsi con mary in bagno cui piter avrebbe contribuito sicuramente "a modo suo" (!!), ancora una volta mi faccio convincere ad andare al pub! Temendo per un attimo che il mio autista mezzo cieco che proprio non riesce a mettersi le lenti (alla fine ce l'hai fatta lunedì?!) si incastri dietro il mirella tra scooter e macchine (a me sarebbe partito un esaurimento degno dell'alessia!! Grande lodigiani!), assillata io per una volta dai discorsi altrui (eh l'amore, vero ciccolini?!), si arriva finalmente al pub e qui..qui è pazzesco!! La luce ormai filtra fra le fronde, c'è chi invece ha trovato una nuova luce dei suoi occhi!!, Giulio fuma mille sigarette e max, dico max!, fa balletti tipo las ketchup su cori improponibili del verona!! Io max non l'ho mai visto in 8 anni che lo conosco far un solo passetto di danza..bravo e bello pure te!!(posizione 4..anche se nella mia è forse in vetta!). E ora? Ora è finito..dopo un rientro sbiellato e reso ancora + triste dalla pioggia, con un po' di malinconia come davvero non mi capitava da non mi ricordo nemmeno più quando, posso solo aspettare impaziente la prossima festicciola fra amici e non..

Vale  04/09/2004