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Lavarone 2006 14 th edition: All saints mod Rally Lavarone 2006

Partenza da Milano il 3-11 alle 19:30 da Rogoredo direzione Lavarone, facendo da subito numeri stradali per non trovare traffico con un ottimo sound Jazz arriviamo in location alle 10:30 a bordo della mitica Mini di Scasso. Una veloce preparazione e ripulita dal viaggio e si arriva subito al Pub “il Triangolo” già la gente è carica e il numero non è male. Il Djset è già partito ma non siamo tra gli ultimi ad arrivare! La gente che si incontra è affluita da ogni dove e il numero di stranieri è alto rispetto ai poveri italiani. La serata propone un ottimo mix sound bianco e nero in un'unica sala quindi per me che sono anche alle prime armi e aperto musicalmente ad entrambi i generi le pause per fumare sono davvero poche ma qualcosa si deve sacrificare! Nel delirio della sala iniziano a partire le prime foto e i primi cocktail con gli amici di sempre e del nostro giro Scasso, Gazza, Alberto, Carolina, Rob, Veronica, Carlo, i piacentini Mariangela e Marco, Palla e Gabriele. I Dj si alternano ininterrottamente e la pista incomincia a prendere forma e a riempirsi solo dopo la mezzanotte; a questo punto il posto sembra abbastanza pieno. Alle cinque in totale sbronza dopo il sesto cocktail vodka redbull a stomaco vuoto dato che nel viaggio non ci siamo fermati, il mio fisico ha incominciato a risentirne e, in totale svalvolamento sono ritornato in albergo rantolando nel buio della fredda notte. Il giorno dopo la sveglia suona a mezzodì per un piccolo pranzo verso le due e poi mi preparo per vendere le spille che mi sono portato dietro. Il pomeriggio è molto allegro e ben organizzato ci sono tanti punti di acquisto di ogni cosa e poi iniziano subito i concerti verso sera. Finalmente arriva ora della cena e con una fame modello africa mi associo agli altri che sono arrivati da Milano nel pomeriggio Gino, Beppe, Henry e Capitano; per andare a mangiare in un posto insieme. Il posto è ultra-trash! C’è musica dal vivo e nelle persone presenti si distinguono un centinaio circa di mods e sixties! Delirante! Arriva subito l’ora della serata e tutti ci muoviamo presso il “Triangolo” serata stupenda e sta volta a stomaco pieno resisto fino alle 7:30 con i cocktail inclusi! Anche in questo caso il Djset è devastante (tranne un ora circa che non si capisce cosa stiano suonando) e il posto è stra colmo quasi il doppio del giorno precedente. Peccato che verso la mattina la gente rovesciando il bere sulla pista ha reso tutto impraticabile cioè ci sono delle zone ultra scivolose e qualcuno ne fa a sue spese esperienza e altre dove ti si incollano i piedi! E cazzo poi hanno iniziato a fumare dentro! Comunque come primo Lavarone ne porto a casa un ottima esperienza e un arrivederci al prossimo anno se Dio vorrà!

il Sergio  04/09/2006


WILD CHILD WEEKENDER-GOTEBORG - 2006

Rockers, mods, punks, indies, fifties, freaks, tutti insieme per due notti indimenticabili allo Stars'n'Bars di Goteborg. Un entusiasmo alle stelle. La città è piena zeppa di sottoculture e l'amministrazione comunale favorisce lo sviluppo della musica. I ragazzi comprano dischi a frotte, esiste tantissimo vinile, e non li scaricano. I dischi se li vivono e se li toccano, altrchè download. E' la terza volta che salgo e trovo sempre una crescita anche per il grande lavoro dei ragazzi del Radio London (Alessandro e Peter). Il sabato notte nella piazza dove si teneva la nostra serata, vi era un altro locale che organizzava una mega festa soul, ma NESSUNO ha accusato l'altra controparte di gioco sporco. Risultato: pienone su entrambi i fronti ed interscambio tra le due feste. Poi alle tre di notte, termine ultimo in Svezia per suonare, partono gli after party nelle case private. Goteborg alle tre di notte sembra Londra agli albori del punk, quando tutti arrivavano da tutto il mondo perchè il punk ti avrebbe dato una svolta radicale alla vita. Due ricordi per la vita: 1) quando ho passato Kick Out The Jam degli MC5 si è scatenata una tale bolgia, con gli Urges in pista a cantare a squarciagola il pezzo, che la gente voleva sradicarmi dalla consolle e portarmi diretto alle spine della birra. Poche volte ho visto un simile entusiasmo per una canzone. Avevo iniziato con I Wanna Be Your Dog (Stooges), Action Woman (Litter) e poi l'inno di Wayne Kramer e soci. L'altro grande pezzo cantato sul dancefloor è stato What About The Music degli Spice (pre Uriah Heep combo). Anche lì la gente ha creato un feeling unico. 2) Fine della serata del sabato, ore 2,55. Da venti minuti avevo invitato in consolle Stephan Golowka da Colonia, per fare un one to one col sottoscritto. In Svezia non si possono fare le ore piccole della notte e volevo che Stephan, dato che vi era poco tempo, stesse con me per condividere un'apoteosi. Sto caricando un 45 giri, mi capita Calum Bryce "Love Maker" e penso mah..... Un secondo dopo, per strana telepatia, mi trovo davanti Nina di Goteborg, una bomboniera di ragazza, che mi dice categorica: "Tu non vai a in Italia se non mi metti "Love Maker". Veramente, avrei voluto non metterglielo -:))))) PS Urges immensi. A Lavarone spaccheranno. Hanno quel gusto della vita che solo gli Irlandesi sanno avere e detto da uno come me che vive, nemmeno per la Union Jack, ma per la St. George Cross, è tutto dire! Hanno una forza d'urto sul palco devastante e mixano alla perfezione il suono sixties con le urgenze odierne. Viceversa i Giljoteens del nostro amico "enologo" Sebastian sono più rigorosi e filologici nel loro sixties sound, meno rumorosi e più didascalici. I Satans, viceversa, molto volenterosi ma eccessivamente grezzi e poco tecnici. La strada, domenica, è umida di pioggia fresca e vaporizzata, la periferia di Goteborg ci sta dando l'ultimo saluto. Sopra le indicazioni stadali segnano, Malmo, Frolunda, Orebro. E i baci per Love Maker.... Dico a Scasso: ma chi cazzo ce lo fa fare a tornare?

Henry  04/09/2006


Ace of Clubs - Cattolica - 8-9 Settembre 06

Arriviamo al Pirate Pub, punto di ritrovo il pomeriggio, verso le 7, con qualche hamburger di troppo sullo stomaco. Rimaniamo un pò sorpresi nel constatare un numero di persone al di sotto di quello che noi ci si aspettava di trovare, anche in relazione alla grande qualità dei dj della serata per chi ama un certo tipo di sound. Notiamo con una certa inquietudine una coppia settantenne vestita non male, seduta a un tavolo vicino al nostro, e preghiamo che sia lì per caso. Bevute un paio di birre e scambiate due battute con l'impareggiabile Lee Miller, andiamo a cambiarci e quindi a mangiare. Verso le 11 ci sembra giunto il momento di avviarci alla serata per digerire tutto quanto ingurgitato sul dancefloor, ma non prima di un altro paio di birre al Pirate e di amene discussioni tra me e Alberto su cosa è modernismo e cosa no etc, etc, favorite dall'alcool che iniziava a farsi sentire. Finalmente a mezzanotte, stranamente infreddoliti, ci incamminiamo verso il locale e, una volta entrati, notiamo con piacere un buon numero di presenze, decisamente confortante rispetto alle inquietanti premesse del pomeriggio. Il dancefloor è pieno il giusto, la musica è ottima, e non potrebbe essere altrimenti vista la line-up che comprende forse il meglio per chi ama il r'n'b e il 60's soul: se mi è concesso fare delle considerazioni personali dal basso della mia umiltà di non fine intenditore della musica suonata, forse ci si aspettava di più dai residents dell'Hideaway, che evidentemente hanno messo pezzi ricercati e rari ma con scarso appeal per un non "addetto ai lavori", mentre Marco M., Andrea, Begona e Sergio (già molto apprezzato a Rimini) mi sono piaciuti molto, alternando pezzi più o meno conosciuti ma sempre dal grande impatto sul dancefloor. E infine Lee Miller: forse non una selezione killer come quella, ad esempio, di Lavarone due anni fa, ma che dire...uno che ti piazza di fila Eddie Bo, 5 Royales e Junior Wells, per quel che mi riguarda, lo devi solo riverire. La serata si conclude verso le 6, alcuni sono esausti, altri no, io (e non solo) ballerei per altre quattro ore, ma tant'è...Usciti dal locale un freddo incredibile ci assale, gli uccelli cinguettano allegramente, ciò mi rende particolarmente nervoso e mi fa capire che è giunto il momento di andare a dormire. Alberto si prolunga un pò nel salutare i volti noti, ma alle 7 ce la facciamo: e ci incamminiamo verso l'albergo pregustando le nostre quattro ore piene di sonno profondo e meritato. In conclusione una bella all-nighter, in una location certamente adeguata in termini dimensionali in relazione alle presenze, e che si spera possa essere replicata con ancora maggiore successo. P.S. personale (non inerente): le due sale divise quando c'è musica bianca e musica nera sono un pò tristi (chi ama entrambe le sonorità e non ha il dono dell'ubiquità cosa cazzo deve fare?). Viva la sala unica!

Peppe  04/09/2006


Lost In Venice - Venezia - 1-2-3 Giugno 2006

Arrivati in quattro da Milano col Gazza, Carlito’s way e famiglia, andiamo subito a rinfrescarci al famoso hotel Camilleri di mestre. Alla sera ci accomodiamo in un simpatico quanto strano ristorante locale per una cena italo-tedesca. (di cui il gazza ricorderà sicuramente la cameriera). Arrivati al locale sono rimasto positivamente sorpreso per l’affluenza della gente, più estera che italica, la serata è iniziata con il concerto dei Roundabout, gruppo del nord Inghilterra che proponeva un beat con venature soul, sinceramente non mi sono piaciuti un granché ed io sono uno di quelli che dei raduni ne apprezza anche il lato live musicale. La selezione musicale dei djs è stata ad un buon livello, diciamo il giusto equilibrio tra sonorità bianche e nere come si dovrebbe fare ad un raduno MOD nel 2006, e non serate solo bianche o solo nere. Comunque il venerdì è andato via bene fino alle 5,30 del mattino, ora in cui il locale è frequentato dai tamarri o ravers locali che hanno messo la tecno o roba similare dopo di noi, purtroppo questa è la pecca del circolino, dove non si può fare selezione all’ingresso, ma dove altresì la serata è veramente economica. Ed ora veniamo alla famosa “barchetta”. Serata devo dire perfetta per navigare, celo coperto ma non troppo mare calmo e tanta, ma tanta gente da tutta Italia e soprattutto dalla amatissima Spagna, i piani sono due il primo per le sonorità nere ed il secondo per quelle bianche e purtroppo solo due bagni per fare “i bisognini” sinceramente non so dare un giudizio tecnico sulla qualità dei djs, ma vi posso sicuramente dire che la gente ha riempito la pista con danze sfrenate e si è riempita la panza di alcool. Alla mattina verso le sei siamo approdati di nuovo al molo e li è scattata ancora un'altra oretta tra conversazione e saluti, tutto sommato sta barca sarà costosa, ma è divertentissima. ..Oh beh…a me piace poi venite a provare no?

Scasso  04/09/2006


The Italian Job – International Mod Rally – Rimini – 15 – 16 April 2006

Partenza da Milano in treno nel primo pomeriggio di sabato. La squadra composta da me e Davide MZ si appresta a partecipare al primo raduno riminese. Arriviamo per le 18:00 e raggiungiamo l’albergo Abay ( anche detto Abbai ) ordinata una doppia con letti separati troviamo un letto matrimoniale e un letto a castello; entro in bagno ma dov’è la doccia? Ah eccola dietro di me! Ottimo si può fare la doccia seduti sul cesso WOW! Raggiungiamo il “Cheers Pub” verso le 19:00 e insieme al resto della Milano da bere composta da Fabrizio, Francy, Alberto, Beppe, Ginetto, Palla, Gabriele e Capitano andiamo alla ricerca di un posto dove mangiare. La serata sopraggiunge e andiamo a prepararci tutti per la serata di dj set al “Life Disco” modello Gangster io e Davide MZ ci presentiamo con un abito gessato power; la location presenta due sale una piccolina di bianco e una bella grossa di nero al piano sotto. Il posto non è male l’opposto però del bere che lascia molto a desiderare sia per qualità che per prezzo…quindi si inizia molto male! Il clima però fa subito risalire la qualità della serata con un ottimo sound sia sopra capitanato da un indiscusso Carlo e sotto molto più conteso tra i vari djs di nero. Serata molto ricca di presenze secondo me saremmo stati circa 250 persone con anche una consistente presenza di stranieri maggiormente austriaci e tedeschi. Finita la serata decidiamo di andare in albergo e di non concludere al “CHEERS”. La domenica parte subito scoppiettante alle 15:00 con il ritrovo al “VELVET” dove tra stand musicali e di vestiario sopraggiungono poi gli scooteristi con dei fantastici mezzi da paura! Verso le 17 inizia il concerto live dei Modus gruppo scozzese con un buon sound e voce femminile molto buona con un fantastico hemmond giallo. La gente partecipa molto e la struttura con lo spalto favorisce tanto pubblico. Palla si innamora subito della cantante ma potete immaginare come è andata a finire…(bella Palla!) Sì ritorna tutti alla costa per la seconda serata al ristorante secchiamo tutte le bottiglie che ci portano al tavolo dopo la cena e un po’ in gallina andiamo al “Life Disco”. Anche la seconda serata è Killer musicalmente sotto si passa da sound black anni ’50 fino ai moderni suoni ’79; sopra sempre ottime pesantate da paura….alle tre Davide di MZ molla il colpo e mi chiede di andare in albergo ma fingendo di finire una birra che in realtà sono state tre tiriamo almeno fino alle 4:30. Il giorno dopo si sentono i postumi dell’alcool e in treno il viaggio si passa nel sonno più profondo pensando al prossimo anno!

Il Sergio!  04/09/2006


BEAT BESPOKE’ 2

Partenza da Bergamo Orio al serio, giovedì, ore 6 e 30 imbarco arrivo previsto 7 ora locale, il gruppo per ora è composta dal sottoscritto lord gazza and scasso aka capo dei mods, l’indomani sarebbero arrivati Paolo della Bergamo bene e Mr.Henry hooligan dj, dopo diverse peripezie arriviamo al nostro hotel situato nella non proprio bellissima zona di seven sisters road.Pomeriggio un po’ di shopping poi ci rifugiamo al elephant pub covo della scena r’n’r londinese, dopo poche pinte di guinnes iniziano ad arrivare i nostri,quali Mr.Dante Fontana from psychedelic shop Bari,altri ragazzi della scena 60s e mods londinesi..l’ambiente ci scalda per benino e giunge finalmente l’ora di andare al club.La band non mi fa particolarmente impazzire e l’adrenalina mi dice che ora di wild party!...nonostante la poca affluenza mi riesco a divertire e ha ballare la psychedelia del buon rob e di steve bauster. L’indomani pomeriggio ci svegliamo e andiamo a camden town per shopping selvaggio..tra velvet illusion e i vintage shop, mi trovo a mio agio con la camden 60s/garage tra cui Attila,Fabman, casper..etc..e finiamo di ingainarci al elephant dove si sente veramente aria di festa! perdiamo immancabilmente i concerti... la serata non è male buoni i dj set..il nostro Franz aka Fronzie ci spara dei pezzi veramente killer spaziando dal garage fino al acid rock,la sala brit pop anche se un buco mi piace e la selezione e molto raffinata. L’indomani è il giorno dove suonano le nuove promesse del garage e che onestamente avevo molto voglia di vedere…i the Horrors, band di Londra che mi dicono suoneranno di pomeriggio ..per le 16!!...arrivo col mio socio Paolo dopo un copioso giro a soho..e suonano già i Grasp…band inglese dalle sonorità tipicamente Manchester, gli horrors hanno già suonato!! Che sfiga…Arriva la serata e come sopra perdiamo i primi due concerti vedo i Cyrculus che suonano un ottimo folk medievale… …. la selezione musicale è un po’ troppo mielosa…..per fortuna c’è Tony the tiger che diventa una dei miei dj preferiti!! Ottimo il suo sound tra garage americano, freakbeat e r’n’b, concludo la serata facendo amicizia con gli Horrors …tra l’altro eravamo vestiti uguali… Arrivati all’ultimo giorno sale un po’ di malinconia e guardo a camden pensando a chissà quando rivedrò quella terra promessa…ciò nonostante spendo gli ultimi pounds per birre e altre nefandezze… Torno in albergo e in attimo sono pronto per la serata, arriviamo al racket e perdiamo i Victorians e il gruppo della mia amica Joey le dollsquad ma arriviamo in tempo per vedere i Remeins..i quali regalano veramente 60 minuto di crudo garage diretto e spedito!,la selezione musicale a seguito è la migliore di tutti i tre giorni,i ragazzi sfoderano i loro migliori singoli e ci fanno scatenare…….in seguito ho un vuoto….l’unica cosa che ricordo è i wanna be your dog messa dal nostro beneamato Fronzie! In conclusione un raduno veramente killer…peccato gli orario delle band, così resto, sicuramente l’anno prossimo si ritorna!

Screamin'Lord Gazza  04/09/2006