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Nick Waterhouse - Holly - Innovative Leisure Rec. - LP/CD

Nick Waterhouse ci assomiglia davvero a Buddy Holly, ma le sue influenze non si fermano da quelle parti, si perchè il suo amore verso certi crooner dei cinquanta, passa più dallo spirito Jazz di un Cab Calloway o di un Jack Jones, dal miele di Roy Orbison e dal soul disperato di Van Morrison, la cui voce ha alcune assonanze timbriche con quella di Nick, il tutto condito da una buona dose di post-modernità che a tratti fa pensare a quello che di tutta questa musica ne avrebbe fatto Elvis Costello o il songwriting di Jonathan Richman. Ispirato in parte alla passione del nostro per la letteratura noir, “Holly” è un piccolo concept album, una vera e propria opera “hard boiled” che si muove intorno alle vicende di una ragazza Losangelina trovata morta, con toni e modi che lo stesso Waterhouse ha definito vicini all’universo romantico e oscuro di Mulholland Drive e che ha sviluppato con tutti i crismi del genere, personaggi e narratore onniscente incluso, ispirandosi in buona parte anche alla narrativa di Raymond Chandler o ai romanzi di John Fante. A tutto questo, sul piano strettamente musicale, si aggiunge la produzione di Kevin Augunas (The Black Keys, Cold War Kids) e la presenza di Larry Goldings al piano e all’organo, ovvero di un suono che ha attraversato artisti come Captain Beefheart e JT Thomas, e che qui viene marcato in una direzione totalmente R&B. Supportato da un ensamble di musicisti della sua città, “Holly” è definitivamente un album Losangelino, perchè, come ha avuto modo di raccontare Waterhouse in un’intervista “è una storia completamente intrisa dello spirito di Los Angeles, come lo era Double Indemnity di Chandler”. Brillante e oscuro, l’album passa dal groove contagioso di This is a Game, con la voce di Waterhouse più Morrisoniana che mai, ad episodi crepuscolari come la Jazzata Let it come down o l’ipnotica Dead Room, forse il brano più bello di tutto l’album, con l’organo di Goldings che fa da traino e una coda Jazz indiavolatissima.Tutt’altro che lineare e univoco, “Holly” è un album divertente e stimolante, che servendosi di molti riferimenti del passato, non si arena dentro un quadretto color seppia.

Scasso  10/11/2015


VV/AA - Le Beat Bespokè Vol. 6 - Detour Rec. - LP/CD

Ecco un'altro volume di freakbeat e garage/psych redatto dal Nostro infaticabile promoter nonchè dj Rob Bailey dei New Untouchables. Anche questa volta ci propone una versione CD con 20 tracce ed una vinilica con 16 (per ovvi motivi di spazio su supporto analogico). Sono tutti 45 giri introvabili e se trovati, molto cari da acquistare. Devo dire che anche questa volta ha riprodotto il meglio dei singoli proposti nei clubs di musica bianca scoperti in questi ultimi 2/3 anni ed il disco è veramente accattivante, sia come grafica che come suoni; non c'è poi molto più da dire, solo metterlo sul piatto ed iniziare a ballare con gli amici a qualche party privato o in qualche club nei sobborghi londinesi. Se andate sulla pagina dei New Untouchables riuscirete a vedere tutte le tracce incise sia su vinile che su CD. Per il sottoscritto è un ottimo prodotto, lo consiglio specialmente a chi ama i suoni bianchi ed a tutti gli estimatori di pop inglese.

Scasso  09/11/2015


The Ordinary Boys - Omonimo - Treat Yourself Rec. - LP/CD

Finalmente dopo ben 4 anni dall'ultimo successo i "Ragazzi Ordinari" ritornano con il loro quarto lavoro discografico. Hanno dal loro primo LP:"Over the Counter Culture" ben 10 anni di distanza: tra concerti registrazioni per albums e collaborazioni a spettacoli televisivi vari (vedi Grande Fratello U.K.) del Cantante e leader Billy boy Preston. Personalmente sono sempre stato un fan degli Ordinary Boys, ed una delle cose che ho sempre apprezzato di loro, sono i testi di Billy, cosicche' sarebbe negligente da parte mia non fare menzione specifica dei loro testi, che qui caratterizzano lo spostamento del suono musicale. C'è più di un tema di riflessione nel corso di questo disco, sottolineando anche il commento al sociale di brani simili al primo album: "Over The Counter Culture" per l'appunto. Quindi anche qui le liriche sono sempre molto profonde anche se smussate dall'eta'. Alla fine c'è una sincerità di cuore che non manca come in canzoni quali: "Four Letter Word" ("Quando dico che ti amo sempre, non è una promessa è una minaccia"), dove si mostra tutta la profondità e l'intelligenza della scrittura di Preston. The Ordinary Boys non sono la classica "ciliegina sulla torta"; anche quando erano al loro apice del successo con singoli tratti dai loro primi due albums, non sono mai stati celebrati piu' di tanto dai giornali (e questo li ha delusi molto) non negando che quei singoli si possono comunque annoverare tra le hits della storia del powerpop U.K. Risulta quindi improbabile raccogliere molto in termini di recensioni favorevoli da riviste che in questi giorni hanno attori adolescenti tratti da films di vampiri sulla loro copertina, ma per i fans della musica più esigenti si tratta di un album molto divertente pieno di canzoni e di confidenza con una notevole profondità musicale. Se sei stato un fan di The Ordinary Boys prima, ti innamorerai di questo album. Se tu non lo fossi stato? Questo può solo farti cambiare idea!!

il Sergio  20/10/2015


L’uomo cangiante – Paul Weller: The Modfather - Antonio Tony Face - Heroes

Letture d'estate parte prima: Inizio questa recensione premettendo che l'acquisto del libro risale a molti mesi fa, non avendo una disponibilità di tempo costante, ho dedicato i mesi estivi in particolare Agosto, alle letture non sotto l'ombrellone, ma al lavoro accantonando il tubo catodico... ormai digitale. Per i molti sarà quindi una recensione "datata" ma vorrei anche io dare il mio contributo. Premetto che ho altri libri su Paul Weller in inglese e questo libro dedicato al Modfather in italiano non ha nulla di meno delle uscite anglosassoni, anzi, va ad arricchire la biografica letta da me fino ad ora con spunti di vita vissuta direttamente dell'autore, Tony Face. Sono stati in effetti i racconti diretti dell'autore ad incuriosire la mia lettura, concerti, incontri diretti con Paul e back-stage insomma tutto quello che ci ha presentato l'uomo Paul Weller e non solo il musicista. Molto interessanti sono alcuni particolari colti dall'autore sulla vita "musicale" di Paul Weller inseriti durante il racconto della sua biografia cronologia che parte dagli albori fino all'attuale carriera da solista. Una vita vissuta alla ricerca del cambiamento, i successi e gli insuccessi hanno sempre ravvivato la voglia di Paul di “svoltare” la propria vita e riproporsi sempre in chiave moderna. Consiglio l'acquisto del libro anche a chi come me ha già del materiale su Paul Weller, mentre per chi è alle prime armi ed è interessato al personaggio, questo libro è fondamentale.

il Sergio  10/09/2015


Dani Llabrés - Mods guia para una vida elegante - Lenoir Books - Libro

Il Nostro ex avvocato da più di 30 anni è nel mondo Mod ed ha collaborato a sceneggiature di fumetti e riviste quali: "Pequenos Freaks" o "El día que a Dios le dio por existir - diez plagas y veinte canciones para la escoria del soul" e di prossima pubblicazione "Navidades suicidas" . E' da quando ha 14 anni che è Mod, non si è mai fermato affamato di sapere e di novità; ha sempre creato situzioni, collezzionato vestiti e dischi e posto il suo "piccolo granello di sabbia di conoscenza modernista" nella webzine RealModWorld. Viaggiatore instancabile l'ho incontrato in diverse situazioni in Spagna ed in Inghilterra ed ora ha seguito la moglie che per lavoro si è trasferita in Colombia. Ma veniamo a come Dani descrive il suo libro: Il Modernismo è un movimento sotterraneo, alza la testa, lascia la sua impronta e subito è pronto a scomparire. Scuramente solo alla vista dei più, ma mai nell'a sua reale sistenza che è sempre forte e strisciante nel tessuto sociale contemporaneo. Così è stato per più di 50 anni, dove solo il tempo l'ha accreditata come sottocultura più longeva ed influente della storia. Da genesi adolescente e prettamente Londinese dei 60's ha mantenuto fino ad ora la sua attitudine centrale trasformandosi in movimento internazionale e multigenerazionale, ma mantenendo intatti tutti una serie di capisaldi tipici del movimento originario. Vinili di R'n'B, soul, jazz, scooters italiani, l'eleganza nel vestire, notti danzanti interminabili che si convertono in giorni, ma è anche molto di più: films della Nouvelle vague francese, opere di Op Art e Pop Art americane, serie tv di culto e novelle dimenticate assieme ad il classico etc etc. Con i suoi 600 articoli e più di 300 foto questo libro si propone di darvi un sunto di tutto quello che di fondamentale è o dovrebbe essere nella vita di un Mod, vivendo pulito non contaminato da politica o dalle mode del momento, pronto a scattare sul prossimo luogo dove c'è L'AZIONE!!!! Il libro sarà in vendita a Lavarone all'Allsaints Mod Holiday per informazioni contattare gli organizzatori.

Scasso  09/09/2015


The Spitfire - Response - Catch22 Rec. - Cd/Cd+EP/LP

Questo quartetto Mod ha un nome altisonante ed impegnativo perchè probabilmente non tutti sanno che gli Spitfires erano gli aerei in dotatione alla R.A.F. nella seconda guerra mondiale, quindi se è voluto giocare con i relativi richiami al british target e alla Union Jack. Come un aereo a 4 posti i nostri baldi giovani sono pronti a volare fuori dalla loro città natale: Watford ed ha spiccare il grande salto nel music businnes internazionale con la speranza che volino alti e non vengano abbattuti dalla mediocrità di riviste finto musicali come NME, dove se oggidì non si produce merda elettronica non sei nessuno. I testi e le liriche richiamano i padri fondatori del popunk inglese quali: The Jam e The Clash, ma si hanno alcuni spunti musicali anche pescando nello ska 2tone. Quello che però a mio avviso, impressiona veramente sono la voce del cantante: Billy Sullivan, che ricorda in maniera quasi perfetta quella di un giovane Paul Weller e le liriche tutte anti Thatcher o meglio rivolte contro il mondo isolazionista e conservatore della classe Torie del governo britannico dell'attuale primo ministro David Cameron, che a parte i bellissimi discorsi in tv, ben poco spazio dà alla classe lavoratrice britannica e soprattutto ai giovani. Vi dico solo che ero a Brighton al raduno Mod più importante d'Inghilterra: il Bright-On e loro hanno suonato per ben 2 giorni, tutte e due le date erano già Sold Out da tempo, questo è l'esempio che di fronte al piattume della musica britannica contemporanea ed alla necessita di "suoni nuovi", dove per "nuovo" non si sà dove si andrà a finire o che cosa si ascolterà, loro hanno sbaragliato le attese con il loro suono retrò lanciandosi addirittura in un tour che toccherà tutto il Regno Unito e la sola città europea di Amburgo e che prevederà serate infuocate. I nostri 4 piloti inglesi hanno in serbo per i loro fans l'utilizzo delle loro "mitragliatrici sonore" caricate a powerpop e che cercheranno di fare centro nel cuore di chi da tempo aspettava un suono Mod al 100%!!!. Missione partia ed...in bocca al lupo ragazzi!!!

Scasso  08/09/2015


the MOONS - Live at Bush Hall - LP 2015

Primo album live per i MOONS band ormai già avviata da anni con alle spalle tre album, tornano sul mercato sfornando questo ottimo LP di buona struttura. Registrazione impeccabile e scaletta che risalta la ormai oleata sintonia dei membri della band. Diamo atto alla band con questo LP che non è il classico gruppo musicale da studio di registrazione e live sottotono ma hanno dato prova delle loro qualità musicali anche dal vivo. Nessun nuovo pezzo ma i MOONS hanno catturato l'intensità del loro spettacolo dal vivo registrato a Live at Bush Hall per condividerlo con tutti gli appassionati e dare una versione più vera dei loro pezzi non sempre perfetti come giusto che sia con quella sfumatura grezza di vero rock. LP progettato molto bene, grafica molto accattivante senza inserto, LP splatter di colore bianco rosso molto suggestivo, incluso anche CD per un ascolto più easy. Ricordo tiratura limitata 500 copie. Non essendo un amante dei live ho acquistato senza battere ciglio l'album per la garanzia della band che mi ha sempre dato negli anni.

il Sergio  24/07/2015


One Way Tickets - Places & Faces - Productions Impossible Rec. - LP EP

Gli One Way Ticket sono una Modband francese, proveniente da Besancon, che ha un sogno nel cassertto, ovvero comporre una canzone come i Kinks che suoni come gli Smiths ma che sia prodotta in stile Tamla Motown. Questo non vuol dire che credano solo nel passato, hanno un suono molto attuale e si rifanno a molte bands del panorama indie U.K. dei 90's e del 2000. Quando hanno proposto a questa neonata etichetta discografica francese di produrgli il loro primo vinile EP con cinque pezzi, loro hanno risposto: "Certo!!..Perchè anche noi siamo Mods!!". I tre ragazzi propongono un powerpop che ricorda i Jam, gli Small Faces, i Byrds, ma anche i Coral gli Artic Monkeys ed i Nerves. Insomma è un disco dedicato ai Mods che non vedono solo nel passato le loro origini, ma che si ritrovano anche in sonorità attuali e svecchiate come queste proposta dai nostri 3 giovani eroi!!

Scasso  14/07/2015


Giuliano Palma - Old Boy - Universal Rec. - LP/CD (digipack)

Volevo proporvi questa recensione in ritardo perchè solo ora sono riuscito ad avere il bellissimo CD di questo artista e posso iniziare con questo aneddoto che accade a Sanremo, mercoledì 19/02/2014, ore nove e trentacinque. Giuliano Palma ha appena finito di cantare “Così lontano” e “Un bacio crudele”. Armin Zoeggeler, medaglia di bronzo a Sochi nello slittino, appare sul palco dell’Ariston per proclamare la canzone che passa alla fase successiva. Mentre Fabio Fazio e Luciana Littizzetto intervistano lo slittinista, Palma sta in disparte con le gambe incrociate, la scarpa destra puntata a terra, l’asta del microfono impugnata a novanta gradi, la testa lievemente reclinata, lo sguardo celato dagli occhiali da sole. Se ne sta così, immobile: la foto promozionale di se stesso. “Old boy” fa lo stesso effetto: è il disco di un dandy che esibisce le sue pose migliori. Seduce con facilità, ma fatica a lasciare un’impressione duratura e profonda. La storia è questa. Dopo vent’anni di concerti e quindici di dischi coi Bluebeaters, Giuliano Palma ci ha dato un taglio: fine della collaborazione col gruppo, basta ska, stop alla formula ormai logora delle cover. Per ripartire puntando su se stesso. Per dare un seguito al disco solista del 2002 “Gran premio”. Per liberarsi dal passato, un po’ come il protagonista del film di Park Chan-Wook “Old boy” che per vent’anni è tenuto in prigionia senza saperne il motivo. A dispetto delle premesse, l’album non cambia la filosofia musicale di Palma. Non ci sono scossoni, né svolte radicali. La produzione curata dal cantante con Fabio Merigo è spudoratamente rétro. Mette da parte lo ska per abbracciare una forma di R&B melodioso codificata così bene da Mark Ronson con Amy Winehouse e qui filtrata attraverso la sensibilità da esteta mod di Palma. E così l’introduzione di “Una colpa” strizza l’occhio a Curtis Mayfield e “Un bacio crudele” mima certe deliziose canzonette delle Supremes. Vale anche per “Così lontano”, col testo di Nina Zilli, undicesima nella classifica finale del festival. “Ora lo sai” è invece scritta da Samuel dei Subsonica: era in levare, Palma l’ha cambiata in un rock-soul perché “basta con questo levare, ora vogliamo battere”. Insomma un ottimo disco di Soul/R'n'B/PoP che consiglio vivamente a tutti!!

Scasso  03/07/2015


Paul Weller - Saturns Pattern - Parlophone Rec. -CD/CD deluxe/LP

Una ritirata dagli azzardi di “Sonik kicks”, uno slalom fra rock, blues, psichedelia e northern soul, una prova di bravura di un musicista appagato, un disco “gioioso e positivo”, come l’ha definito il suo autore. “Saturns pattern”, album solista numero 12 – tanti quanti il Modfather ne ha fatti con Jam e Style Council messi assieme – dimostra la naturalezza con la quale Paul Weller crea musica eccitante restando dentro un paradigma collaudato, che suona classico ma che è decisamente démodé. E del resto a 57 anni d’età, specie se si ha una storia gloriosa dietro le spalle, è difficile restare all’altezza della fama di “changingman”, di musicista irrequieto e antinostalgico, uno che veste uno stile Mod diverso in ogni stagione. Le nove canzoni di “Saturns pattern” (dodici nelle versioni deluxe) non archiviano definitivamente gli slanci creativi degli ultimi dischi di Weller, ma li calano in un contesto più tradizionale e ne smussano le asperità in canzoni più dirette e a volte melodiche. Scritto e registrato nei Black Barn Studios di proprietà di Weller, prodotto con Jan “Stan” Kybert, suonato da una band composta da vecchie conoscenze e collaboratori di recente acquisizione, “Saturns pattern” è frutto del metodo di lavoro inaugurato sette anni fa con “22 dreams. Weller ha scritto canzoni in modo tradizionale, chitarra e taccuino per i testi, ma le ha lasciate da parte per costruire l’album in modo più creativo, partendo da riff e jam. Il risultato è più ordinato e meno avventuroso rispetto a “Sonik kicks”. Il disco trova una sua natura da qualche parte fra gli echi Who del ritornello di “Saturns pattern”, la pianistica e un po’ beatlesiana (lato McCartney) “Going my way”, il riff primitivo di “Long time” inciso pensando alle canzoni da pochi accordi di Velvet Underground e Stooges, il soul-funk sudista di “Pick it up”, la psichedelia di “Phoenix”, il blues di “In the car…”, ispirato all’opera omonima di Roy Lichtenstein, con la chitarra slide questa sì un po’ risaputa ma nondimeno brillante di Steve Brookes, vecchio amico dei primi tempi dei Jam. Le opere di rocker appagati sono spesso blande e risapute. Non “Saturns pattern”. È facile da amare e ci restituisce un musicista che cose radicalmente nuove non ne dice più, però quelle vecchie le dice ancora con stile.

Scasso  27/05/2015


Monkeeman - Lo-Fi Against Low Lifes - Rookie Rec. - LP

Dopo 3 realizzazioni viniliche risalenti agli anni 2005, 2007 e 2009, Monkeeman si è preso una lunga pausa arrivando a questa sua ultima fatica datata 2014 che comprende 12 canzoni con sonorità freschissime che mischiano il britpop con influenze nel modrock dei primi 80's. Quattro delle 12 canzoni sono state registrate in presa diretta ai Freudenhaus Studios a Berlino da Patrik Majer, il resto è stato registrato da Raf Lùbke nel suo proprio studio chiamato: "The Monkee Cage" a Wilhelmshaven. L'album è stato masterizzato da Justin Perkins a Mystery Room Mastering (USA). Lübke ha avuto una solida carriera come musicista in Germania, ma ha sempre voluto suonare con una band nel Regno Unito o in Irlanda, visto che tutte le sue principali influenze provengono da quella parte d'Europa. E 'stato un passo coraggioso per lui volare fino a a Belfast per trovare nuovi membri della band, e comunque l'irlanda ha una grande cultura musicale propria e molte delle bands attuali hanno sonorità con delle grosse influenze che provengono sia dal Regno Unito che dagli U.S.A. I nostri 4 Monkeeman sono cresciuti ascoltando: gli Who, gli Small Faces, i Jam, i Clash e tutte quelle band con grandi liriche e con una propensione a descrivere ed a difendere la working class modernista!! Canzoni come: Dropping bombs on the parliament", riflettono la loro determinata opposizione a questo tipo di Europa, fondata solo sulle banche e con una classe politica "rampante e spregiudicata" che non si interessa affatto di difendere gli interessi dei suoi cittadini, ma che invece esegue ben altri interessi che sono quelli correlati alla vita delle multinazionali. I nostri eroi Modernisti ci danno quì una via di fuga e consigli su come vivere "puliti in circostanze difficili"....per l'appunto!!!

Scasso  19/05/2015


Brighton 64 - Modernista - BCore Rec. - LP (Limited 500 copies)/CD

Sono passati ben 3 anni dall'utlimo lavoro discografico: "Esta vez va en serio", dove si vide un album composto da alcune canzoni fresche, ovvero appena scritte, ed una gran parte di vecchi pezzi composti e lasciati nel "dimenticatoio", quindi mai incisi prima; bene questa volta i fratelli Gil ci propongono un lavoro fresco attuale con 12 sonorità che vanno da un retro 80's powerpop ad un più maturo contemporay pop, insomma un lavoro concepito lungamente e ben arrangiato di musica per i Mods con testi a tratti polemici sulla nuova scena Mod che a loro veduta è troppo "60's retro oriented" ed altri veramente molto intimi o di commiato come il "saluto musicale" ad Alfredo Calonge dei Los Negativos, recentemente scomparso. Ma ricominciamo dall'inizio: Come uno sparo si incomincia con la "title track" che dà il nome all'intero travaglio musicale, ovvero la powerpopissima "Modernista" dove attraverso il video promozionale di lancio, i 4 baldi (non più tanto) giovani si trasformano in cartoons stile anni '30 (quelli appunto del Modernismo inteso come movimento culturale) e percorrono tutta Barcellona in un tram stile inizi secolo scorso, inseguiti dai monumenti della città che prendono vita per l'occasione al loro passaggio. Poi si ha la volta di un'altra futura hit che è: "Los puntos sobre la ìes" (dove sarà a breve terminato anche un video), quì si ha l'ausilio dei fiati in uno stile popsoul veramente accattivante, dove ancora una volta la band dispensa consigli su cosa vuol dire vivere il Modernismo per loro. Quindi si passa alla intimista "Caminos por recorrer" dedicata al nostro grande eroe Alfredo, anima della Barcelona 60's Mod psichedelica. Si hanno anche 2 canzoni in catalano giusto a rivendicare l'identità molto forte che questa "nazione nella nazione" dà alla sua gente percui si ascolteranno: "Som indomables" e "Thot s'hi val" in chiave: una powerpop e l'altrta pop melodica, che ci raccontano ancora di esperienze personali dei singoli componenti della band. Insomma un fantastico ritorno di una band MITICA della scena Mod europea....ogni commento aggiutno è meramente superfluo!!

Scasso  18/05/2015


Cooper - UHF - Elefant Rec. - Mini LP/ mini CD

UHF è l'ultimo lavoro di Cooper in arte Alex Diez Garin che accompagnato da mario Alvarez, Daniel Montero e Nacho martinez, ci propone per il giorno del vinile del 18 aprile scorso, un mini LP (la versione in vinile viola include anche un mini CD) sei canzoni deliziose e primaverili, intuitive come i sorrisi di un bimbo, praticamente descritte in Spagna come un opera del Bernini. Quì si entra in una spirale Mod pop che include anche quella powerpop che ci rinfresca l'animo e l'udito. Romantica ed incantatrice è:"Ideal", lettere romanzate nel piu' puro stile di amori e fiori ed indecisioni, una melodia accattivante che si confonde nel dolce suono delle chitarre. La stessa analisi la si può cxopiare per un'altra "luminosa" canzone intitolata: "Entre girasoles", invede rock powerpop suona "Bengalas" intonata con cadenze vocali molto potenti. Ricorda invece i Los Flechazos "Hipsters" però con più chitara incisa e la seguente "Brick Lane" con frasi ed inciso molto carattertistico. In pratica un bagno di suono pop con un fantastico gusto retro 60's come fosse una scrosciata d'acqua in quel di Bilbao quando arriva tutta di un lampo e subito passa lasciando un bel sole.

Scasso  14/05/2015


Los Canguros - Un salto adelante (1986-1990) - BCore Rec. - LP/CD

Los Canguros erano un gruppo singolare, incluso dall'attuale prospettiva. Le sue composizioni incorporano molti elementi che provengono da molte parti del mondo Modernista: Makin' Time, New Wave, Tamla, Los Brincos, The Barracudas, oscuro 80's pop, Petula Clark, The Prisoners e suoni di chitarre Rickembakers. Pero' come la maggior parte delle Mod bands degli anni 80 trascendevano senza angoscia l'influenza dei 60's. Los Canguros erano strani e pionieri di un suono e non si incastrarono molto bene nella scena che li vide nascere, e questi sono attributi di qualita' che vale la pena rimarcare, i piu' strani dentro gli strani. Dentro al culto Mod erano una rarita' perche' facevano versioni sia dei Cure che di Booker T & The MG's. Iniziavano con l'organo Farfisa stile ye'-ye' per fare versioni di canzoni 60's che parevano piu' vicine a: The Fall o Blue Orchids che agli Spencer Davis Group o agli Small Faces. Tutto il materiale selezionato in questo lavoro e' tratto da cassette registrate in studio tra il 1986 ed il 1990. La formazione originale formata da Joaquin Felipe, Joan Quesada, David Martinez e Kiko Santamaria; registro' 2 cassette negli studi della TV3 (la TV catalana). Poi ci fu l'evoluzione della band con l'aggiunta del chitarrista e compositore Sergi Arola e la cantante Charo Boix ed il batterista Jose' Manuel Gonzalez (tutti provenienti da un'altra formazione Mod chiamata Kamenbert) che produssero ancora 2 cassette. Alla fine Los canguros non ebbero mai un vero contratto discografico e si sciolsero verso la fine dei primi anni '90, non prima di registrare un singolo per la comilation Mod: My Generacion. Insomma questo disco e' il giusto tributo ad una band che sviluppo' un gran suono ed i cui musicisti sono ancora all'attivo nella attuale scena musicale spagnola.

Scasso  13/05/2015


Herbie Mann - The beat goes on - Atlantic Rec. - CD (Import)

Questo disco del 1967 è un classico della musica Modjazz, non vi è molto di più da dire se non altro per la metrica un pò più pop adottata dall'artista che ha concepito; non un album jazz con i classici 6 pezzi, ma un album di popjazz con 10 pezzi stile Soul/R'n'B. Ne è naturalmente consigliatissimo l'acquisto anche per il basso prezzo alla vendita (solo 7 euro). Vi diamo quì una descrizione dell'artista che potrebbe risultarvi alquanto interessante: Herbie Mann nacque a Brooklyn, New York. Nei primi tempi della sua carriera, si cimentò anche coi sassofoni e il clarinetto, ma Mann è ricordato per essere stato uno dei primi musicisti jazz a specializzarsi nel flauto e fu forse il più importante flautista nella musica jazz durante gli anni sessanta. Dopo aver prestato servizio di leva a Trieste (controllata all'epoca dalle forze armate americane), nel 1958 Mann aggiunse al suo gruppo un suonatore di conga e iniziò ad utilizzare elementi di musica africana. Nel 1961 intraprese un tour del Brasile e al suo ritorno negli Stati Uniti iniziò a registrare con musicisti brasiliani, incisioni che aumentarono la popolarità del genere noto come bossa nova: egli tornò a temi Brasiliani in molte delle sue incisioni. In questi anni, Mann reclutò per il suo gruppo anche un giovane Chick Corea. Mann fu uno dei primi sperimentatori che univano jazz e world music, con registrazioni in stile Africano (1959), reggae, Medio Orientale (1966 e 1967), e dell'Europa dell'Est. I puristi del jazz ebbero a criticare Mann per alcune registrazioni in stile disco e smooth jazz degli anni settanta, incisioni che tuttavia aiutarono Mann a restare attivo durante un periodo di scarso interesse per la musica jazz.

Scasso  06/05/2015


VV/AA - Modernists a Decade of Rhythm & Soul Dedication - Kent rec. - CD

L'immagine di copertina del 1965 sul boocklet che racchiude le descrizioni di queste 24 nuove canzoni della Kent Records, presenta un quintetto di giovani Mods fotografati vicino ad un bar nei pressi del club Twisted Wheel di Manchester, che era uni dei migliori per la sua programmazione di serate soul e rhythm and blues. Ma, come Ady Croasdell e Dean Rudland osservano nelle loro note di copertina, la maggior parte dei dischi per i mods in tutto il regno Unito, a metà degli anni '60 è venuto solo tramite le etichette come: London_American, Stateside, Sue e Pye International R&B Series; le importazioni dagli Stati Uniti erano poche e lontane tra loro. Quindi si pensa che i Mod Clubs hanno fatto le loro playlists usando i vinili più facilmente disponibili. Le due canzoni di apertura del 1967 sono: "Soul Jerk It, baby" di Jeb Stuart e Lewis Clark di "Dog (Ain't A Man's Best Friend)" entrambi potrebbero non sfigurare come similarità a canzoni come: "Land Of 1000 Dances" bisogna dire che la kent ha visto bene di non usare pezzi di soul o R'n'B che siano su STAX o Atlantic, due etichette discografiche che a suo tempo furono un "must" per i vecchi Modernisti, ma che le nuove generazioni di oggi tendono a snobbare parecchio e che le hanno un po' accantonate a mio avviso, troppo frettolosamente. Robert Moore di "Harlem Shuffle" è una versione alterative dell'originale che però è talmente potente che farebbe ballare fino a far consumare le scarpe gli appassionati di qualsiasi club e Bessie Banks "(You Should Have Been A) Doctor" si adatta esattamente alla descrizione R'n'B con il suo battito uptempo e voce soul. I songwriters allora non temevano azioni legali contro la violazione del diritto d'autore così risulta che molti pezzi in questa raccolta ci risulteranno familiari, ma con voci e suoni leggermente differenziati dal pezzo originale. Oppure vedrete che vi sono pezzi che non avete mai sentito semplicemente perchè promo o samplers che quindi non sono mai usciti sul mercato discografico. C'è veramente tutto un mondo variegato di soul/R'n'B in questa compilation e vedrete che ne resterete favorevolmente sorpresi. Insomma un'altro capolavoro da parte di una delle più affermate etichette contemporanee per i Modernisti del 21mo secolo!!!!

Scasso  30/04/2015


Pretty Cartel - Subbuteo Balls & Rock Stars - CD

Questa nuova band di Lisburn nell'Irlanda del Nord che vuole puntare tutto e comunque su se stessa con tutte le sue forze, sforna il suo album di debutto con 10 canzoni completamente autoprodotto, dopo un Ep di esordio del 2013. Dieci pezzi indie pop con testi semplici che trattano di amore, lotte, vita quotidiana e fortuna con cori che vi faranno cantare di sicuro, sonorità influenzate dai Beatles e Oasis della prima ora, classico street sound britpop che piace sempre molto a tutti con melodie molto orecchiabili con ottimi assoli e riff di chitarra. Registrazione decisa e buona dove si riconosce il tanto lavoro dietro le quinte, pecca un po’ l’autoproduzione del CD non dando un prodotto impeccabile ma per la spesa: £5 + posta è del tutto accettabile. Consigliato agli amanti del Britpop rivisitato e aggiornato ai tempi moderni. Su Facebook: https://www.facebook.com/prettycartel PayPal: dmcilroy64@gmail.com

il Sergio  01/04/2015


The Truth - Who's Wrong?: Mod Bedlam 1965/1969 - RPM Rec. - CD

In linea con la sua missione di scoprire alcuni dei migliori, talenti pop degli anni 60, la RPM ha appena stampati il gruppo di british R'n'B The Truth con il titolo Who's Wrong? - Mod Bedlam 1965-1969. Frank Aiello e Steve Jameson fecero sette singoli tra il 1965 e il 1968 e anche un piccolo successo con la cover dei Beatles "Girl", ma sono risultati in gran parte sconosciuti nei decenni successivi. L'etichetta discografica RPM si è fatta dare i diritti di stampa di tutti i singoli del duo più un certo numero di registrazioni in precedenza non emesso. Amici con gli Small Faces e Marc Bolan (allora conosciuto come Mark Feld), i parrucchieri Aiello e Jameson sono saliti sul music business professionale. Le note di copertina del booklet sono del bravissimo Stefan Granados che rivela che Jameson stava tagliando i capelli di un tassista di nome Jeff Cooper quando il tassista stava cercando un giusto duo per registrare una canzone che aveva scritto. Jameson assicurò a Cooper che lui ed il suo collega parrucchiere Aiello avrebbero potuto fare la sua canzone. Cooper guadagnò loro un contratto con la Pye Records per registrare la sua canzone, anche se aveva composto il pezzo "Baby Do not You Know" più vicino al suono dei Walker Brothers che al R'n'B prodotto dalle bands della scena mod. Aiello e Jameson, ora conosciuti come The Truth erano in gioco ed avrebbero continuato a registrare altri tre singoli per la Pye Records. Il successo di "Girl" diede ai The Truth tanta fama che fecero un tour con gli Small Faces e Crispian St. Peters che li presentò a sua volta a Dave Nicolson, il quale sarebbe diventato il loro prossimo manager. Nicolson comprato il loro contratto da Cooper li mise sotto l'etichetta discografica: Decca che li giro' alla sua sussidiaria per il rock/pop contemporaneo: Deram. Con Deram registrarono altre due canzoni famose; una dei Troggs: "tintinnante" e l'altra di Donovan: "Hey Gyp". Dopodichè vennero reintegrati nella major Decca per altri 2 singoli. Qui reinterpretarono il brano: "Walk Away Renee" in uno stile meno ornato che vantò la collaborazione alla chitarra di Jimmy Page. Dopodichè Granados ci scrive che Aiello sarebbe stato co-fondare della rock band anni 70 Bedlam, mentre Jameson avrebbe registrato per la sottoetichetta discografica di Pye chiamata Dawn uscendo con un successo col nome di Nosmo King e poi cambiare marcia per diventare un comico. Nel corso di queste 18 canzoni del CD, si noterà come i The Truth furono grandi interpreti del suono Mod che andò dal british R'n'B allo psychpop. In definitiva un buon lavoro di raccolta di questa band sconosciuta!!

Scasso  31/03/2015


Olly Riva & The Soul Rockets - Mono 2 Stereo - Ammonia Rec. - CD digipack

Ottimo prodotto di questa emergente casa discografica che, dopo aver prodotto il grandissimo quartetto J J's Clan del nostro beneamato Gino De Angelis, ci ripropone questo prodotto di puro Soul/R'n'B fatto da questo artista emergente del panorama musicale milanese. Devo essere sincero io conosco il cantante da molto tempo e sapendo che proveniva dalla scena prima hard core e poi punk/oi!, ho dubitato fortemente che avrebbe potuto entrare in un mondo così complesso come quello della soul/jazz music, dove la perfezione del cantato e delle esecuzioni musicali la fanno da padrone!!!..Beh devo dire con piacere che mi sbagliavo, qui in questo CD vengono rirpoposte 8 canzoni (tra covers e proprie) di cui una live di musica che spazia dal: classic soul all'american R'n'B e devo dire che la voce di Olly è ben dosata ed equilibrata, giusta per ogni pezzo del mini CD. Il cantante si avvale anche di una sezione strumentistica di ben sette elementi (il che non guasta mai per questo tipo musica) e da inciso, ho notato cha ha avuto anche il supporto di diverse voci femminili. Insomma un disco consigliato a chi ama i suoni neri ed una piacevole sorpresa nel vedere che vi sono nuove band emergenti nel panorama soul locale!!!

Scasso  30/03/2015


Bo Street Runners - Never say Goodbye - RPM Rec. - CD

Finalmente questa etichetta inglese dedita a stampare rarità di gruppi R'n'B, Mod, beat e Freakbet è riuscita in un colpaccio, ovvero quello di prendersi i diritti per poter ristampare tutti i singoli di questa "essential MOD band" nata nel nord ovest di Londra. Come un'altra Mod band del periodo: gli Hig Numbers, anche loro erano dediti al british R'n'B ed avevano il loro bel seguito di Mods che si spostavano in scooter durante i loro concerti a feste private o nei clubs scalcinati di una Soho che stava esplodendo in tutto il suo clubbing: blues/jazz style. Il loro lead vocal era un certo Mike Patto che poi formo un'altra Mod band chiamata Timebox. Ma veniamo a questo disco che raccoglie tutti i 45 piu un Ep e l'unico LP: Ready Steady Win!! E' quasi tutto classic R'n'B orecchiabilissimo e ben arrangiato, sono classici che avrete sicuramente incontrato in centinaia di 60's Mod compilations, beh ora potrete ascoltarveli tutti assieme in questa eccezzionale raccolta. Consigliatissimo!!!

Scasso  23/03/2015


Noel Gallagher Hig Flying Birds - Chasing Yesterday - Sour Mash Rec. - 2LP/CD deluxe

Corsi e ricorsi. Citazioni. A un certo punto è andato di moda il termine – che per circa 25 minuti è stato anche piuttosto cool – “postmoderno”. Il succo della faccenda, che il signor Noel Gallagher ha ben compreso e maneggia con maestria, è che “creatività” non è necessariamente sinonimo di “originalità” e che per scrivere un buon libro o una buona canzone – come nel nostro caso – si può anche adottare un metodo che prevede la citazione, il recupero, la ripetizione, il restyling di temi, stilemi, schemi, riff e melodie già ascoltate e/o utilizzate. Attenzione: non parliamo di plagio, però, ma di metabolizzazione e utilizzo per creare un lavoro differente, che comunque – giocoforza – porterà ben evidenti e riconoscibili i segni delle “ispirazioni” di partenza. “Chasing yesterday” è, in questo senso, un nuovo, inequivocabile manifesto del modus operandi di Noel, che non si è mai fatto scrupolo o cruccio di fronte alle levate di scudi dei critici che lo accusano di essere ripetitivo, di scrivere – a volte – riff e melodie che ricordano grandi successi del passato (di altri o degli Oasis). Quindi, leviamoci il dente subito: l’incipit di “Riverman” ricorda “Wonderwall”? Quello di “The girl with X-ray eyes” evoca prepotentemente l’inizio di “Stairway to heaven” degli Zep? Ci sono riff/melodie molto uguali a cose di Bowie? E quell'aroma fortissimo di Bolan e T-Rex? È tutto vero. Ma Noel ci dice chiaramente, alzando le spalle: “E allora?”. La sua poetica, (ri)spiegata in una recente intervista promozionale è: “Spetta agli altri decidere a cosa somiglia la mia musica. Io mi rifiuto di scervellarmi... suono quello che suono. Le mie influenze sono quelle che sappiamo e fine del discorso. Ho accettato i miei limiti e lavoro all’interno di quei paletti”. La versione CD deluxe ci propone anche un mini CD con 5 pezzi inediti...non Mavers direi!!!

Scasso  10/03/2015


Nina Zilli - Frasi & Fumo - Universal Rec. - CD

“Frasi & fumo”, il terzo lavoro di Nina Zilli, è una conferma. Se agli esordi si poteva sospettare una furba operazione di marketing per ricalcare successi internazionali, oggi sembra più corretto dire che l’artista si è trovò nel posto giusto al momento giusto – e sull’onda di quei successi internazionali ha saputo costruire una meritata carriera. Non sarebbe ancora qui, se fosse stata solo una questione di mode. La sua partecipazione al Festival, con “Sola” e la cover di “Se bruciasse la città” di Ranieri, è un buon riassunto dell’album: da una parte i riferimenti alla musica nera, le citazioni di Nina Simone, dall’altra un occhiolino alla tradizione italiana tra ’60 e ’70. I modelli a cui si rifà Zilli, quindi, restano immutati, ma rispetto all’album precedente, il suo spirito “retromaniaco” esce ancora meglio. A tratti, “L’amore è femmina” veniva schiacciato dal perfezionismo delle produzioni di Michele Canova, mentre qui la presenza di Mauro Pagani assicura un risultato ugualmente pregevole ma forse più rispettoso verso gli impulsi dell’artista e le sue ispirazioni. “Frasi & fumo” è un album di grande varietà che sa toccare tanti generi, dal sopraccitato blues al reggae, dal soul a brani che potrebbero appartenere alle dive italiane di un tempo, come le ottime “Cadevo piano” e “Luna spenta”. Ci sono addirittura momenti in cui la filologia di Zilli è tale da lasciar pensare che si stia ascoltando la cover di un classico perduto e riscoperto. Lo si può considerare come un aspetto negativo, oppure si può apprezzare l’incredibile lavoro di ricerca fatto non solo sui suoni, ma anche sulle parole (insieme a Kaballà e Neffa). Sarebbe interessante, in futuro, se l’artista rinunciasse a uno di questi due aspetti: se nei suoni si lasciasse guidare da un produttore con un occhio all’elettronica, per esempio, o se per le parole si affidasse a una penna dal sapore più contemporaneo. Ma “Frasi & fumo”, per il momento, sembra esattamente l’album che voleva fare, e serviva a sottolineare che non era solo una furba operazione di marketing: questo è davvero il suo mondo (e questo è il suo blues).

Scasso  09/03/2015


Elaine Constantine - Northern Soul - Universal Picture - DVD

Iniziamo col precisare che finalmente si riesce ad avere da questo film la percezione di cosa sia stata la scena Northern nelle aree del nord ovest inglese e come nulla abbia avuto a che fare con quella Mod, poi entrando nello specifico del film diretto da questa neo regista e fotografa, i giudizi della critica cinematografica britannica sono discordanti: c'è chi dice che la trama non regga e che sia un pò troppo scontata rivolta ad un solo pubblico inglese od europeo con una profonda cultura nel genere (quindi prodotto di nicchia non fruibile a tutti) e chi dice che sia un buon progetto con alcuni attori importanti della scena britannica e nuovi talenti emergenti provenienti dalla televisione. Sta di fatto che dopo Soul Boy, questo film rende esattamente l'idea di quella che fu "la scena" degli appassionati della musica soul "up tempo" attraverso anche l'utilizzo smodato di droghe anfetaminiche e la compravendita dei singoli di soul provenienti dagli U.S.A. La trama si svolge in una cittadina denominata Burnsworth e parla di come 2 adolescenti si conoscono ed inzino ad amare la musica soul (tanto da sognare di fare un viaggio negli States per comprare casse di 45 giri), di come si evolvano all'interno di essa e di come questa alla fine diventi fondamentale nelle loro vite tanto da metterle anche in pericolo, naturalmente c'è anche la classica storia d'amore tra la bella infermiera mulatta Angela (Antonia Thomas) ed il giovane scolaro John (Elliott James Langridge). Insomma non un filmone, ma neppure una banalata...io lo consiglio ai più se non altro per avere una delucidazione specifica di quello mche fu l'ambiente del Wigan Casino nel periodo di suo massimo splendore che fù il 1974.

Scasso  04/03/2015


Los Negativos - DuplExin - Butterfly Rec. - LP

Dopo il ritorno clamoroso dei mitici Los Negativos con il singolo A Tumba Abierta/Turmix, e la terribile notizia che seguì con la morte di Alfredo Calonge (il cantante), abbiamo di nuovo un dono nelle nostre mani da parte del gruppo, il suo nuovo LP con quattordici canzoni in edizione limitata in vinile da 12 pollici 180 grammi e 700 copie il download digitale inclusa pubblicato in tandem tra Geyser e Butterfly Records and Productions. Psichedelia, acid rock, R & B, soul e pop riescono a questa nuova produzione in stile unico della band che e' stata un mito per tutti i 60's ed i Mods spagnoli, e come anticipo irresistibile sul loro bandcamp e web si può godere del singolo estratto dall'album intitolato: Como Michael Caine, che e' un soul-pop accattivante come se fosse avvolto in un metallo lucido e nel miglior stile del gruppo pop con riferimenti completi alla 60's psichedelia britannica il tutto confezionato in un video sensazionale diretto da Alvar Ortega. Un gioiello che avrebbe potuto essere perfettamente registrato trail 1968 od il 1969 agli Abbey Road studios. Inoltre, nella Bandcamp è possibile vedere un breve scorcio di nostalgia psichedelica portata dal nuovo LP: Duplexin.l testo promozionale offerto dalla Geyser Productions è certo qualcosa di perfetto e ben arrangiato che possiamo aspettarci dal nuovo LP dei Los Negativos Dopo aver modificato il singolo di lancio lo scorso febbraio, ed avendo avuto un'accoglienza clamorosa, ora tornano alla carica con questo nuovo album dove si incontrano 14 nuove creazioni che si immergono nel instancabile ricerca di colori, suoni e sogni, che scorrono in un mare psichedelico di emozioni pop. Un risultato speciale e specifico assieme, che uniti ad un personalissimo suono, rendendo questo disco un grande opera d'arte modpop e psichedelica. Inoltre, il suono di ogni canzone ti trasporta in luoghi e tempi che galleggiano nella mente di coloro che vogliono avventurarsi nel cuore della musica 60's e del suono di quel meraviglioso tempo perduto.

Scasso  05/02/2015


Los Disparos - Omonimo - Clifford Rec. - 45EP

Los Disparos nascono circa un anno fa a Madrid, influenzati dalla new wave, il power pop ed il mod revival di fine anni '70 / primi anni '80, sono quattro musicisti che hanno gia' più di un decennio di formazione in bands con qualche tour e del materiale inciso. Oscar (batteria) proviene dai: Los Principiantes di Valladolid, Miquel (cantante) è stato il frontman dei: Lost Men Service di Barcellona; Felipe (chitarra), l'unico di Madrid della band ha suonato per i: Maybe Tonight e David (basso) prima di ritornare a Madrid, faceva parte dei: del Shapiros e Refoundations. I primi test ruotano attorno a una manciata di canzoni che Felipe Imposter aveva scritto. Fin dall'inizio è chiaro che il materiale ha un chiaro orientamento verso la: Nueva Ola spagnola degli inizio anni '80 ed il mod revival della fine degli anni '70. In virtù di tali linee guida cominceranno a prendere forma i suoni, a poco a poco emergono più canzoni ed il repertorio si allarga con cover di gruppi che conosciamo abbastanza bene del revival iberico come: Los Negativos, i Telegrama, Los Elegantes ... e finalmente arrivano loro, con il nome: Los Disparos. Dopo il debutto del 6 aprile dello scorso anno, al raduno dello Scooter Club di Madrid, hanno iniziato una serie di concerti che presto li faranno presenziare in tutti i locali Madrileni, come Galileo, Sirocco o Intruder, ed i loro più cari bar di Malasaña (il quartiere alternativo della citta'). Hanno suonato anche fuori di Madrid, come in estate allo scooter rally di Marbella, ed infine hanno avuto l'onore di aprire per bands come i Brighton 64 ed i Secret Affair. "Los chicos quieren diversion" cantava una band chiamata: La Granja, e i Los Disparos e' un anno oramai che fanno quello che gli piace di piu', ovvero concerti stare in raduni Mod e scrivere canzoni...beh buona fortuna ragazzi!!!

Scasso  04/02/2015


VV/AA - Groovy Jazz organ - Not Now Music - 3CD box set

Non ho notato questo nuovo prodotto furtivamente fuori da qualche negozio di dischi, ma il: Groovy Jazz Organ tre CD box set è ora sugli scaffali, seguendo quel modello (ormai) logoro di un sacco di canzoni per pochi soldi. E 'più o meno quello che ci si aspetta, tre dischi di classico funky Hammond composto da più o meno tutti gli artisti che si associano ad esso dal 1950 agli anni '60. Sì, Green Onions, I've got a woman, e All about my girl sono in questa compilation, ma così vi sono tanti altri brani meno conosciuti. 36 brani in totale per aiutarti a ballare bene nel nuovo anno. Naturalmente, non ci aspettavamo il tipo di confezionamento che si associa con etichette come Ace, ma se si sta cercando un buon rapporto qualità prezzo, ( e 6 punds non sono molto) soprattutto se si desidera una introduzione al sottogenere, questa raccolta è consigliata.

Scasso  22/01/2015


VV/AA - Delta swamp Rock vol. 2 - SoulJazz Rec. - CD/2LP

Il primo volume del Delta Swamp Rock della soul Jazz Records, resta una delle mie compilation preferite degli ultimi due anni, con una ricca, paludosa roccia sonora di boogie e country soul di un'epoca d'oro e di piombo creata da artisti del calibro degli Allman Brothers. Questo secondo volume è forse un po 'più vario nella sua portata e, anche se ha creato un posto importante nei suoni negli antenati del southern rock come i Lynyrd Skynyrd (sì,'Free Bird', rende il suono) e addirittura il gigantesco successo da solista di Gregg Allman,'Midnight Rider', sconfina in più paesi e nel territorio soul con brani di Bobbie Gentry ('touch' Em With Love' e di 'Something In The Way he moves'), le armonie hippy dei CSN sullo stile di quelle dei Cowboy ('Houston' e 'Road Gravy Chase') e in più la vecchia scuola di ritmo con Chet Atkins e la versione di Jerry Reed di 'Tennessee Stud' e di Earl Scruggs con 'Lonesome And A Long Way From Home '. Parlando dei CSN, un'inclusione bizzarra è la versione di Cher di: 'For wath it's worth', naturalmente Cher e Gregg Allman quando erano assieme. Altri momenti strani e meravigliosi, come l'hippy-soul manifesto di Barefoot Jerry 'The Minstrel Is Free At Last'; Barefoot Jerry e gli Area Code 615 e la loro canzone stile Nashville prog metal che sconfina nel deep funk quale fu: 'Devil Weed And Me'; e un pre-Big Star di Alex Chilton con Jimmy Webb come la canzone: 'Deep In Kentucky' con i Box Tops.

Scasso  08/01/2015


Calibro 35 - Sogni di Gloria - Tennen Rec. - CD/LP

Una colonna sonora diversa dal solito, se si parte dalla consuetudine che li vuole alle prese con i polizieschi degli anni '60-'70. I Calibro 35 infatti si cimentano stavolta con la commedia, ma credono pur sempre nel loro stile ormai consolidato nel corso di questi anni. È Sogni di Gloria il film su cui la band ha fissato le sue nuove composizioni originali. La pellicola del collettivo John Snellinberg ha già ricevuto importanti riconoscimenti come Miglior Film al Rome Independent Film Festival 2014 e al Worldfest Houston International Independent Film Festival 2014 come Miglior Film e Miglior Montaggio. "Maionese (Titoli Di Testa)": da qui inizia il film. Due episodi in cui si incrociano tra loro contemporaneità e tradizione in un paesino della provincia toscana. "Il Tema Dello Sbattezzato" spezza il disco o ne sottolinea meglio alcuni passaggi, viste le quattro versioni presenti ("normale", Bolero, Lento e Sospeso). Il funk è quello conosciuto e masticato ormai da tempo dal gruppo, un po' come si evince ascoltando "Sala da carte" e "La partita". I Calibro 35 non rinunciano infatti al solito impianto sonoro costituito da proiezioni cinematograficamente musicali, suggestioni morriconiane e piccioniane e il consueto groove del combo formato da Fabio Rondanini (batteria e percussioni), Luca Cavina (basso), Massimo Martellotta (chitarra), Enrico Gabrielli (tastiere e fiati) e Tommaso Colliva (suoni). Alla fine c'è poi "Il tempo che non ho vissuto", brano dagli echi 60's anche per la voce di Serena Altavilla (Blue Willa), nonché primo pezzo originale cantato, scritto dal gruppo. Trovare un proprio modo di suonare partendo dai grandi compositori italiani di colonne sonore, confermare un po' alla volta il tutto e svilupparlo con proprie composizioni originali. Sono questi i Calibro 35 e sono sempre tali anche in Sogni di Gloria. Evocativi.

Scasso  07/01/2015